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I fumetti

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 08:11
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16/06/2009 16:51

Nella credenza comune, si collocano come lettura infantile o giovanile. Non è così, vi sono fumetti che sono vere opere d'arte, praticamente una nuova forma d'arte grafica. Famosi molti autori italiani, come Hugo Pratt, Silver, Milo Manara, Crepax ma anche tanti stranieri come Bilal, Quino, Marjane Satrapi divenuta famosa anche con un cartone animato Persepolis tratto dal suo omonimo fumetto e tantissimi altri.
Inizio qui con uno già citato brevemente, autore Giancarlo Berardi: Julia. E' uno dei miei fumetti preferiti.
Precedente a quest'opera, Berardi aveva per anni lavorato alla compilazione delle tavole di Ken Parker eroe western solitario e melanconico.



Julia è la storia di una criminologa di una immaginaria cittadina del New Jersey, Garden City, dove succedono fatti di sangue come in ogni metropoli. Il primo numero del fumetto, esce nel 1998.



La protagonista ha il volto di Audrey Hepburn, che per l'autore è l'attrice preferita e alla quale ha voluto rendere omaggio.
Insegna criminologia all'università e collabora con la Polizia locale. Reduce da un doloroso evento traumatico, ha perso i genitori a 3 anni, cosa che ne ha segnato in maniera indelebile la psicologia (le sue notti sono perennemente tormentate da incubi) affida le confessioni più intime al suo diario, i cui brani fanno da abituale contrappunto alla narrazione.
Dopo la brusca rottura con il fidanzato, Julia conduce una esistenza da single convinta, con la sola compagnia della gatta Toni e della domestica Emily. La sua routine quotidiana è divisa fra le lezioni all'università e le sempre più impegnative collaborazioni con il Sergente Ben Irving ed il Tenente Alan Webb, con il quale i rapporti umani e professionali sono continuamente in bilico fra fiducia e conflittualità, anche a causa della inconfessabile "gelosia" di quest'ultimo per il detective Leo Baxter, amico fraterno di Julia e suo valido "braccio destro" nelle indagini più impegnative. Rari i suoi contatti con la sorella minore Norma modella di professione e con seri problemi di dipendenza dalla droga; frequenti invece le sue visite alla nonna Lillian, ospite in una casa di riposo alla periferia della città.
Fra tutti i criminali con i quali Julia a avuto a che fare, spicca più degli altri la figura di Myrna Harrod, la serial killer omosessuale protagonista dei primi tre albi e che ogni tanto fa parte di uno degli episodi. Attratta sessualmente da Julia, costituisce per lei un pericolo.
[Modificato da kamo58 16/06/2009 16:52]
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16/06/2009 17:58

io leggevo l'uomo ragno.....
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16/06/2009 21:34

Io ho una grande passione... i fumetti e il personaggio di Corto Maltese di Hugo Pratt.

Corto Maltese (il suo nome somiglia a uno pseudonimo: in argot spagnolo corto vuol dire rapido, maltese indica la sua provenienza) è un marinaio ed avventuriero degli inizi del XX secolo. Il padre è un marinaio inglese di Tintagel King's Arthur Castle in Cornovaglia, nipote di una strega dell'Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, la Niña di Gibraltar, modella del pittore Ingres. Trascorre la prima infanzia prima a Gibilterra, poi a Cordova, viene poi mandato dalla madre a La Valletta a studiare alla scuola ebraica del rabbino Ezra Toledano, che lo inizia ai testi dello Zohar e della Cabbala. Quando Amalia, la cartomante si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra, Corto Maltese prende un rasoio d'argento di suo padre e se ne incide una da solo. Porta un orecchino all'orecchio sinistro, seguendo una tradizione già presente nel XIX secolo nella marina mercantile inglese. L'orecchino all'orecchio destro, invece, era in uso nella marina da guerra, sempre in Inghilterra. Pare che portarlo all'orecchio sinistro sia un simbolo anarchico. Il misterioso marinaio dall'orecchio bucato quindi non è nient'altro che l'alter ego di Hugo Pratt.

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17/06/2009 09:09

Sì bellissimo fumetto Annasposa e saprai sicuramente che c'è una storia ambientata a Corte Sconta, luogo misterioso di Venezia.





Un titolo che fa riferimento ad un luogo di Venezia, dove persino il tempo scorre più lentamente, dove gli anni non finiscono il 31 dicembre ma durano qualche giorno di più e dove anche uno spirito inquieto come Corto può rischiare di impigrirsi.



L'immagine l'ho presa da internet. Queste invece le ho scattate io qualche anno fa.

[IMG]http://i44.tinypic.com/a5iwcn.jpg[/IMG]
Interno della Corte

[IMG]http://i39.tinypic.com/6dzu5g.jpg[/IMG]
strada che porta alla Corte Sconta che si trova alla fine, sulla sinistra.
[Modificato da kamo58 17/06/2009 09:29]
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19/06/2009 10:06

sono cresciuto con i peanuts...snoopy con la sua macchina da scrivere e le battaglie col barone rosso,l'uccellino woodstock,charlie brown e i suoi drammi,linus e la sua coperta.....
uno spasso,visti ancora oggi con occhi da adulto fmetti di un intelligenza mostruosa
un vero peccato che ormai facciano parte del passato...
[Modificato da sancio panza 19/06/2009 10:08]
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22/06/2009 20:49




Zits, ovvero "acne" nello slang americano. Si intitola così la striscia umoristica creata nel luglio del 1997 da Jerry Scott e Jim Borgman (entrambi sia ideatori che disegnatori, un aiuto reciproco insomma) e diventata in pochissimi anni popolarissima (ha ricevuto alcuni premi prestigiosi ed è stato il primo fumetto ad essere pubblicato su ben 1000 quotidiani americani diversi!).
Cosa rende speciale questa serie umoristica? Beh, innanzitutto il tema trattato è sicuramente affascinante: l'adolescenza, età in cui succede davvero di tutto ad un ragazzo.
Il protagonista di questa striscia è Jeremy Duncan, quindicenne a cui pare andare tutto storto: sempre pigro e annoiato, per lui la maturità sembra non arrivare mai.
E' il classico esempio del ragazzo moderno che, tra musica rock, serate in pizzeria e hobbies vari, cerca di passare la sua vita meglio che può.
Le sue azioni quotidiane sono descritte in modo molto divertente con strisce geniali che ne colgono ogni minimo aspetto.
La travagliata vita scolastica, noiosa e monotona; gli incontri con la ragazza di cui è innamorato, Sara Toomey (anche se "ragazza" è una parola troppo forte secondo il punto di vista di lei), che si risolvono quasi sempre con un "nulla di fatto" nonostante lui ce la metta davvero tutta; il rapporto coi genitori, che cercano di indagare sulla sua vita, anche se spesso tra loro e Jeremy c'è un distacco tipico che nasce dal divario generazionale; gli incontri con il migliore amico Hector e con i vari personaggi secondari (ha anche un fratello, di nome Chad, che rappresenta la figura del primogenito intelligente e superiore in tutto a Jeremy).
E' questo quello che intriga di Zits: da alcuni frammenti di vita quotidiana nascono dei siparietti davvero esilaranti che non ci si stanca mai di leggere.

Per chi ha figli adolescente o vicini a quell'età, vi assicuro che ce li ritrovate tutti.
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23/06/2009 08:51

Uno dei miei fumetti preferiti........"Alan Ford e il gruppo T.N.T." nato dalla penna di Max Bunker come sceneggiatore e di Magnus come vignettista.

Lo leggevo da ragazzo ed era puro divertimento.....parla di una strampalata e squattrinata squadra di Investigatori, che combattono contro i più improbabili Malintenzionati.....uno su tutti "Supeciuk" la fiatata alcolica......



Ricordo anche una traduzione televisiva del fumetto nella nota trasmissione "Supergulp fumetti in TV"........
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23/06/2009 11:33

Li ricordo anch'io con la sigla, fortissima, che chiudeva con: "E l'ultimo chiuda la porta"
Fumetti in tv, fumetti in tv...

[Modificato da kamo58 23/06/2009 17:27]
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23/06/2009 18:26

scusa se mi permetto....ma l'ultimo chiuda la porta era il finale di un altro cartone....ovvero nick carter
finiva sempre con l'arresto di stanislao mulinski,che esclamava"ebbene si maledetto carter,hai vinto anche stavolta"
e poi...l'ultimo chiuda la porta
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23/06/2009 20:18

Hai ragione Sancho, è vero era Nick Carter. Eh sai l'età mi fa di questi scherzi [SM=g1807565]
[Modificato da kamo58 23/06/2009 20:18]
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23/06/2009 21:53

Uno dei musei più belli che abbiamo visitato nel nostro viaggio in Toscana è stato il "Museo Nazionale del Fumetto" a Lucca.........I nostri figli (miei e di Sancio) l'hanno definito imperdibile.......

Questa è la sala di Lupo Alberto, dove viene insegnato come si fa un fumetto dal nulla........

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25/06/2009 16:07

Visto che dr.oste l'ha citato parliamo dell'irresistibile Lupo Alberto.




Lupo Alberto è una striscia a fumetti che prende nome dal personaggio principale, nata dalla matita di Guido Silvestri, in arte Silver erede spirituale di Bonvi. Lupo Alberto riprende la figura dell'uomo comune, con un obiettivo nella vita, e una certa dose di sfortuna.

Cerca sempre di rubare una gallina di nome Marta, che è la sua fidanzata, ma Mosè (cane bobtail da guardia) fa di tutto per impedirglielo. Proprio da questi epici scontri fra Lupo Alberto e Mosè sono nate le prime strisce della serie.

Lupo Alberto fa la sua prima comparsa nel Febbraio del 1974, con delle strisce pubblicate dal giovane Silver sul Corriere dei Ragazzi. Poco più di un anno dopo, la Dardo pubblicò il primo albo dedicato a questo personaggio. Lupo Alberto viene proposto come albo mensile a partire dal maggio del 1985, dopo una sfortunata serie di otto numeri editi dalla Corno a cavallo del 1983 e 1984.

Il nome di Lupo Alberto deriva da quello di Alberto Lupo, celebre attore di sceneggiati televisivi.

Insieme a Lupo Alberto e Marta, troviamo molti personaggi che animano la fattoria McKenzie. Il più esilarente è senza dubbio Enrico la Talpa amico e "spalla" di Alberto. È sposato con Cesira, ma sbava dietro ad ogni bella ragazza che vede. Ha una passione morbosa soprattutto per la giovane Silvietta, il cui nome scientifico è Prunella Modularis, ma per tutti è più semplicemente la signorina Silvietta. Appartiene alla famiglia della "passera scopaiola", il che da luogo a spiacevoli malintesi specialmente con Enrico La Talpa.
Abbiamo poi Krug, Odoardo, Lodovico, Glicerina e Alcide che fanno da corollario alle storie e tutti animali da fattoria ovviamente.
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28/06/2009 16:18

Sturmentruppen fumetto creato da Franco Bonvicini, meglio conosciuto come Bonvi.



Sturmtruppen è una raffigurazione satirica della Seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle "micidiali" truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di comoda e gratuita satira contro la stupidità della guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia spietatamente su quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten", in quanto leggendo il fumetto bisogna ricordare che il sadico sergente e/o gli invasati "uffizialen" potrebbero essere senza problemi dei presidi o dei capuffici. Utilizzando un italiano "tedeschizzato", con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti che ben si adattano allo spirito umoristico della serie, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere: sesso, viveri, pace. Dall'amara ironia dei personaggi bonviani risuona come un grido il bisogno di pace e la rassegnazione verso tutto ciò che è irrisolvibile, ovvero, per Bonvi, la totalità delle cose.
Nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee.
Il grande successo portò il fumetto di Bonvi al cinema. Il primo film, del 1976, omonimo, fu diretto da Salvatore Samperi e scritto con lo stesso Bonvicini. In questo film l'autore della striscia ebbe una piccola parte nel ruolo del prigioniero da fucilare.

Il sequel del 1982 vide lo stesso regista alla direzione e Massimo Boldi e Teo Teocoli nel cast.





Personaggi principali

Capitanen.



Il comandante della compagnia, forse la figura più complessa del microcosmo di Sturmtruppen. Pur rappresentando la continuità della presenza del potere e della gerarchia al fronte, ed ereditandone tutte le incongruenze e gli arbitri, occasionalmente riveste un ruolo di mediatore e moderatore di altri eccessi, generati da subalterni, alleati o superiori. Raffigurare tutti questi aspetti ha richiesto talvolta di cambiarne l'impersonificazione: memorabile sotto questo aspetto quella del capitano ubriacone.

Uffizialen Superioren.



La fonte remota dell'autorità, che talvolta si materializza: colonnelli, generali o ispettori. In una serie, il generale, privato dell'uniforme, viene rudemente trattato come un vecchio rimbambito, per poi riguadagnare tutto il rispetto e la reverenza quando riesce a rindossarla.

Sergenten.



Un sadico, crudele veterano senza scrupoli, assorbito completamente dal sistema e ossessionato in "ordine" e "disciplina". Abusa spesso della vita dei soldati, reclutandoli, a volte anche con l'inganno, in missioni orribili e talvolta suicide. Gode anche nel seviziare le reclute, tanto che i suoi sottoposti lo paragonano ad un maniaco sessuale.

Medico militaren.



Membro dei corpi medici che in realtà ha studiato come veterinario. Col passare del tempo il dottore è protagonista di varie vicende, come la caccia al vampiro o la creazione di una pozione che rende invisibili (in una serie di strisce, dopo aver bevuto un intero alambicco di grappa ritenendolo la sua pozione, il "doktoren" inizia a girovagare completamente nudo per le trincee, causando non poca perplessità tra i rassegnati soldati. Nemmeno il Kapitanen riesce a fermarlo, in quanto lo stato maggiore riferisce che, poiché il dottore è maggiore del corpo medico, quindi di grado superiore al capitano ha tutto il diritto di considerarsi invisibile; "e adessen cosa faccio?" è la rassegnata affermazione del capitano mentre il dottore lo importuna facendo ondeggiare una sigaretta e dicendo: "guardi: eine sigaretten accesen che volteggia da sola nell'arien!").Inoltre, quando il soldato Fritz si finge morto per evitare l'assalto e viene seppellito vivo, una volta liberatosi e dichiartosi uno zombie (per non venire fucilato) diventa il pelouche del Medico Militaren.

Sottotenenten di Komplementen.



Un giovane ufficiale, arruolato per nepotismo, assolutamente imbranato. Ogni volta che si offre a comando di una missione, questa si conclude inevitabilmente con un fallimento.

Il Fiero alleaten Galeazzo Musolesi.



L'alleato italiano, con un nome che chiaramente è tratto da quelli di Benito Mussolini e Galeazzo Ciano (ma Musolesi è anche una via di Bologna, famosa per una nota osteria). È un uomo fifone ed egoista, che prova sempre a truffare e rubare ai suoi "alleati". Musolesi ha tutta l'aria di una parodia degli stereotipi sul comportamento dell'esercito italiano durante la Seconda guerra mondiale. In una striscia Musolesi afferma di essere il federale di San Giovanni in Persiceto, cittadina dell'hinterland bolognese. In alcune strisce è solito mettersi in posa plastica su un cumulo di terra, dicendo di farlo per intimorire il nemico (quando il nemico è alle spalle). È perennemente in conflitto con l'altro alleato dell'esercito, il giapponese. Nella maggior parte delle strisce Galeazzo ha delle assurde fissazioni, come l'orticello di guerra, la letterina alla mamma e assumere una posa "plastiken" mostrando il petto al nemico. Da notare i baffetti tipo Hitler

Cuoken Militaren.



Cuoco della cucina del campo, sempre criticato per la qualità del rancio, soprattutto dal Sergenten. In effetti non ha tutti i torti... le brodaglie servite dal cuoco sono sempre composte dalle più assurde schifezze: olio per motori, pneumatici, persino pezzi di cadavere. Da ricordare l'episodio Il rancio malefiken, dove il cuoco, durante i suoi esperimenti di gastronomia, fa prendere vita con un fulmine al suo rancio, il quale inizia a cibarsi dei malcapitati soldati.

Il Nobile Alleaten del Sol Levante.



Parodia del soldato giapponese, basata su stereotipi come l'attitudine all'auto-sacrificio, il senso d'onore ecc. Non appena integrato nelle truppe, diventa bersaglio delle angherie di Galeazzo Musolesi, che dapprima schernisce la sua bassa statura, poi ruba le sue bacchette per mangiare credendole spaghetti, fino a quando, bardato come un samurai, si ritrova al punto di voler compiere l'harakiri ma convinto dal Capitano a non togliersi la propria vita, rivolge la spada nei confronti del Fiero Alleato.

Eroiken Portaferiten.



Sono i soldati che si occupano del recupero dei feriti sul campo di battaglia mediante una barella. Anche se bisogna dire che non svolgono il loro lavoro alla perfezione, e spesso peggiorano solo la situazione dei poveri feriti.


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10/07/2009 18:10

Calvin e Hobbes



Calvin & Hobbes (Calvin and Hobbes) è una striscia a fumetti ideata e disegnata dal disegnatore statunitense Bill Watterson centrata sulle avventure di Calvin, un bambino di sei anni dall'immaginazione inarrestabile, e di Hobbes, la sua tigre di pezza. Watterson disegna il personaggio di Hobbes in due modi diversi: con Calvin è un personaggio che vive, parla, agisce e gioca; con gli altri - che non lo vedono attraverso la fantasia di Calvin - è una normalissima tigre di pezza inanimata.
Calvin è un normale bambino pestifero: sei anni, figlio unico, vive con i suoi genitori in un tranquillo quartiere di una qualsiasi città americana. Tuttavia, Calvin si distingue per la sua sfrenata fantasia, grazie alla quale dà vita al tigrotto di peluche Hobbes. Per chiunque, Hobbes è solo un pupazzo che Calvin si trascina sempre dietro, però per Calvin rappresenta l'amico più fidato, il compagno di avventure, l'unica persona alla quale confidare le proprie perplessità e i propri sogni.
Calvin è soprattutto un creatore di storie e un esploratore: con la sua mente compie viaggi incredibili, è ottimista, è vivace, è spinto a cambiare il mondo. Il suo mondo, un pò megalomane, un pò fantascientifico: Calvin è in grado di scrivere il suo nome sulla Luna con un dune buggy, è il sovrano dei suoi mondi immaginari, ma anche l'audace astronauta Spiff, un critico d'arte, un progettista, un dinosauro del Giurassico, un guerriero di palle di neve e tanto altro ancora. Calvin è un bambino alle prese con la sua infanzia, da riempire di giochi e immaginazione. Hobbes, paradossalmente, è il suo legame con la realtà: come i suoi genitori, partecipa alle sue sfrenate finzioni, ma con ironia, smontando gli eccessi e prendendo in giro Calvin, che però sa sempre come reagire: tutto quello che lo circonda è vivo, persino il pasticcio di spinaci, capace di recitare l'Amleto.

Mi sono divertita a leggerlo per anni, quando mio figlio gli somigliava in modo impressionante ma al posto del peluche di tigre aveva un orsetto da lui chiamato Coccolino.
[Modificato da kamo58 10/07/2009 18:13]
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17/07/2009 08:45

Scusate ma impossibile non citare "Topolino" e tutto il resto della banda creata da Walt Disney..........letti da bambino e li leggono ancora i miei figli...........

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28/07/2009 11:55

Per riallacciarmi alla banda Disney che ha innumerevoli, esilaranti e divertenti personaggi, vorrei citare Paperinik, idolo di mio figlio quando era piccolo, tanto da inventarsi un supereroe alterego tutto suo dal nome di Mk, che è poi rimasto il suo attuale nick name.



Ideato dallo sceneggiatore Guido Martina (noto come il Professore nell'ambiente fumettistico), e dal disegnatore Giovan Battista Carpi, da un'idea della redattrice Elisa Penna, Paperinik fa il suo esordio nella storia Paperinik il diabolico vendicatore, edita per la prima volta su Topolino nn.706-707 dell'8 e 15 giugno 1969.
All'inizio, secondo quanto pensato da Elisa Penna, il personaggio doveva essere una parodia di Diabolik delle sorelle Giussani, sulla falsariga di Dorellik interpretato nel 1967 in televisione e al cinema dal cantante-attore Johnny Dorelli. Fu poi Guido Martina che, comprendendo le potenzialità di un personaggio mascherato, decise di realizzare una storia solida dai tratti noir, supportato dai disegni di Giovan Battista Carpi.
Nel primo periodo della sua storia, Paperinik è un eroe atipico, interessato, almeno al suo esordio, solo ed esclusivamente a trovare una rivalsa per Paperino nei confronti del suo parentado, soprattutto sabotando i loschi traffici dello zio Zio Paperone o del cugino Gastone (in quel periodo, Martina interpretava ancora Paperone come il faccendiere senza scrupoli degli esordi barksiani).



La nuova evoluzione di paperinik, lo trasforma in un vero supereroe nasce così, la nuova serie PK.
Con "PK" si intendono generalmente tre serie di albi a fumetti dedicate a Paperinik: PKNA - Paperinik New Adventures, PK² e PK - Pikappa. In queste testate (la cui redazione si autodefinisce Pk Team e battezza Pkers i lettori), Paperinik veste i panni di un vero e proprio supereroe per affrontare minacce fantascientifiche provenienti dallo spazio, dal futuro e da mondi paralleli.
Il 14 marzo del 1996, esce nelle edicole italiane Evroniani, il "numero zero" della nuova serie PKNA, targata Disney Italia. Questa prima uscita serviva per introdurre il nuovo universo narrativo e i nuovi personaggi con i quali Paperinik avrebbe interagito negli albi successivi, nei quali il nome del personaggio viene spesso abbreviato in PK (o anche Pikappa), come a suo tempo Diabolik venne abbreviato in DK.
[Modificato da kamo58 28/07/2009 11:56]
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26/08/2009 12:43

L'Ottava vibrazione di Lucarelli, mi ha fatto venire in mente una mini serie che a me è piaciuta molto e che ha come sfondo la stessa vicenda storica e lo stesso tema. E' molto curata nell'ambientazione storica, vengono citati personaggi, realmente esistiti, gli stessi che si trovano nel romanzo di Lucarelli.




Volto Nascosto è il titolo della miniserie scritta da Gianfranco Manfredi per la Sergio Bonelli Editore il cui debutto è avvenuto il 10 ottobre 2007.
La miniserie si compone di 14 volumetti intrecciati l'uno all'altro.

La storia è ambientata verso la fine dell'Ottocento e si svolge tra Roma, l'Etiopia (unico Paese africano che, appunto alla fine dell'Ottocento, resistette all'Imperialismo europeo) e l'Eritrea, colonia italiana d'Africa.

Il protagonista principale prende proprio il nome di Volto Nascosto, leggendario guerriero e profeta islamico con il volto coperto da una maschera d'argento il quale, nella storia, guida la resistenza etiope contro gli invasori stranieri (si tratta di un personaggio ispirato ad autentiche leggende islamiche).

Intorno a Volto Nascosto si muovono:

Ugo Pastore, un giovane onesto e leale, abile nell'uso della pistola che, dopo aver cambiato diversi impieghi, si adatta al ruolo di contabile presso uno studio notarile;
Enea Pastore, padre di Ugo e proprietario della ditta Caput Mundi;
Menelik II (personaggio realmente esistito), re d'Etiopia, marito di Taitù;
Taitù (personaggio realmente esistito), regina d'Etiopia, moglie di Menelik;
Vittorio De Cesari, amico di Ugo, tenente di cavalleria di famiglia nobile, amante dell'avventura e grande dongiovanni;
Matilde Sereni, una ragazza romana di famiglia benestante vittima di una malattia nervosa, amata da Ugo, anche se lei ama Vittorio (che però non la ricambia).
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15/09/2009 14:59

Ormai, credo, tutti abbiano capito che mi piacciono le storie di vampiri.
Segnalo così questo fumetto, che per me è un'opera d'arte.
I disegni così ben curati delle ambientazioni, da sembrare fotografie. La città da cui partono poi tutti gli episodi, è la magica Praga e dirvi che nel fumetto è resa l'atmosfera di quella città, è dire poco.
La serie, s'ispira alla letteratura horror, alle leggende locali e alle storie fantastiche che si trovano in ogni città del mondo.
Si parla di vampiri ma non solo, dell'occulto e anche di leggende italiche, come i segreti che possono nascondersi nei sotterranei di Napoli.




Harlan Draka è un personaggio di origini slave. Cresciuto in un piccolo villaggio orfano di madre, morta di parto, e senza praticamente avere mai visto suo padre, sbarca il lunario girovagando nei paesi vicini spacciandosi per un dampyr, un figlio di un vampiro e una donna umana, in grado di eliminare ipotetici casi di vampirismo in persone già morte. La sua vita arriverà ad una svolta quando, chiamato da Kurjak, un rude soldato a capo di una piccola truppa di uomini, in una zona di guerra infestata da vampiri, scoprirà di essere veramente un dampyr grazie a Tesla, una vampira ribelle. Il sangue di dampyr è velenoso per i Maestri della Notte, una razza di supervampiri che domina segretamente il mondo; Harlan perciò decide di dedicare la sua vita alla loro distruzione, accompagnato dai fedeli compagni Kurjak e Tesla.

Chi sono gli amici di Harlan?

* Emil Kurjak: Ingegnere e soldato comandante di un piccolo drappello. Affranto e inaridito per la morte in un bombardamento della moglie e del figlio, quando si accorgerà dell'esistenza dei Maestri della Notte, deciderà di accompagnare Harlan nella sua missione, diventando uno dei suoi migliori amici. La sua padronanza nelle armi e nei mezzi di trasporto lo rende particolarmente utile quando il gioco si fa duro.

* Tesla Dubcek: Una giovane ragazza tedesca di origine ceca. Un tempo faceva parte del gruppo rivoluzionario "Le tigri", ma dopo essere stata catturata dalla polizia a Berlino, è stata trasformata in vampira dal Maestro della Notte Gorka. La sua agilità e la sua forza fisica la rendono letale contro avversari umani e non. L'aspetto psicologico di Tesla è particolarmente interessante: segretamente innamorata di Harlan, il cui sangue tuttavia è per lei veleno, Tesla rimpiange spesso la sua passata umanità, e questo suo stato d'animo la espone, a volte, a momenti di malinconia e repulsione per ciò che è diventata. Da qualche tempo, ha intrecciato una relazione sentimentale con Kurjak.

* Caleb Lost: Della razza angelica degli Amesha, Caleb è l'agente operativo della Squadra del Bene a Praga. Dotato di un carattere flemmatico e, all'apperenza, freddo, Caleb ha il compito di combattere il Male in tutte le sue forme, e quindi anche i Maestri della Notte. Harlan fa la sua conoscenza già dal quinto numero e, decidendo di diventare suo collaboratore, stabilisce la sua base operativa a casa di Caleb, nel "Teatro dei Passi Perduti", a Praga.

* Nikolaus: Sebbene faccia parte della Squadra del Male e sia formalmente avversario di Caleb, questo angelo caduto sofferente di solitudine è ben presto diventato amico di Harlan e dei suoi compagni, aiutandoli almeno in un paio di occasioni e nello stesso tempo sfuggendo (per ora) all'ira dei suoi superiori. Nikolaus è un profondo conoscitore di Praga e dei suoi abitanti: ha sicuramente intrecciato rapporti di amicizia con Giacomo Casanova e Gustav Meyrink, per non parlare della sua vecchia fiamma: l'indovina Matylda Prusova alias Madame de Thèbe.

* Le tre zie: Sono coloro che hanno allevato Harlan fino alla maturità. In realtà sono le guardiane della Legge, agenti neutrali che avevano il compito di evitare interferenze nella vita del dampyr da parte delle due Squadre fino alla maggiore età.


E i nemici?

I vampiri
I vampiri sono esseri non-morti, creati dai Maestri della Notte facendo bere ad un essere umano in agonia un po' del loro fluido vitale. I vampiri hanno pesanti limitazioni, rispetto ai Maestri della Notte: non possono generare altri vampiri, capacità che hanno solo i Maestri della Notte, sono meno potenti, vengono ridotti in cenere dalla luce del Sole, possono essere uccisi dal fuoco, da un paletto nel cuore e ovviamente dal sangue di Dampyr. Generalmente i vampiri sono succubi della volontà del loro Maestro; tuttavia nel corso della serie abbiamo trovato dei non-morti dotati di libero arbitrio: oltre a Tesla, è il caso di Benjamin Siegel alias Bugsy Siegel, agli ordini di Ixtlán e Godwin Brumowski, fedele collaboratore di Draka.

La squadra del Male
La Squadra del Male è un gruppo di esseri, ordinati secondo una complessa gerarchia, che cerca di dominare la Terra e gli altri piani di esistenza lottando contro la Squadra del Bene. È difficile stabilire le modalità con cui si svolge questa lotta: sappiamo solo che entrambe le squadre sono soggette ad una Legge dell'Equilibrio, il cui contenuto non è stato tuttavia ancora definito. I più famosi appartenenti alla Squadra del Male sono Nergal, un Maestro della Notte capo della polizia segreta infernale; Nikolaus, l'agente operativo a Praga; Belyalis, demone "collega" di Nikolaus ma decisamente più malvagio; Sonderling, agente al servizio dei Nergal dotato del dono dell'immortalità; infine Samael, il principe dei seduttori: recentemente ha preso di mira Tesla e ha cercato di avvicinarla a sé con il suo charme; come per Nikolaus, anche Samael si è dimostrato in un caso alleato di Harlan e compagni. E non finiscono qui, questi sono soltanto i principali.

Le storie si avvicendano tra caccia ai vampiri e storie che scivolano nell'esoterismo e nell'occulto, che sono poi le mie preferite.
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22/09/2009 19:42





Dylan Dog

Il suo nome è stato ripreso dal poeta Dylan Thomas, ed è il nome che Tiziano Sclavi, il suo creatore, dà ad ogni personaggio prima di scegliere il vero nome da dargli, solo che stavolta non è cambiato. La caratterizzazione grafica di Dylan Dog è ispirata all'attore Rupert Everett per richiesta dello stesso Sclavi, e l'ambientazione tipica è quella di Londra, dove il protagonista vive al numero 7 di Craven Road. Il nome della via è stata scelta in onore di Wes Craven, sceneggiatore e regista del popolare film Nightmare.
L'abbigliamento è uno dei suoi elementi caratteristici: veste sempre allo stesso modo, camicia rossa, giacca nera, jeans blu e scarpe Clarks chiare.
Dylan Dog è astemio dopo aver avuto un passato da alcolizzato. In molti albi, inoltre, si definisce, o viene definito da Groucho, il suo aiutante dal grande senso dell'umorismo, «un astemio che si dimentica spesso di astemiarsi». Oltre ad essere astemio Dylan è vegetariano abitudine probabilmente dovuta al suo grande amore per gli animali. Anche per questo, la figura di Dylan Dog è stata spesso (soprattutto durante le vacanze estive) al centro di campagne animaliste e contro l'abbandono degli animali.
Dylan nutre scarso interesse per i molti aspetti della vita moderna. Non ama i telefoni cellulari e per tenere il proprio diario si affida a penna d'oca e calamaio. Ama molto la lettura, in particolare la poesia, la musica, in cui i suoi interessi spaziano da quella classica a generi più moderni come heavy metal, e i film horror. Nonostante sia perennemente in bolletta non nutre particolare interesse verso il denaro. La sua tariffa da investigatore privato è di 50 sterline al giorno più le spese, aumentata a 100 a partire dall'albo n.145. Ai numerosi clienti che sono accorsi nel suo studio nel corso degli anni il primo consiglio che solitamente ha dato è di andare da uno psicologo o uno psichiatra. Nella stragrande maggioranza dei casi, se i clienti sono donne, Dylan Dog, ha una relazione sessuale con loro. Non crede nelle coincidenze.

Oltre a Dylan, nella serie incontriamo

Groucho è l'assistente di Dylan. Il personaggio, del quale neanche Dylan conosce il vero nome, è sosia del comico Groucho Marx (motivo per cui Dylan sceglie di chiamarlo proprio Groucho, dal loro secondo incontro), dal quale prende numerosissime battute. Sebbene sempre trattato male da Dylan (molte volte minaccia di licenziarlo) ha per lui quasi la funzione di fratello.



Bloch (il cui aspetto fisico è una citazione dell'attore di gialli Robert Morley e il cui cognome è probabilmente un omaggio allo scrittore Robert Bloch) è l'ispettore di Scotland Yard e Dylan è stato in giovinezza uno dei suoi migliori agenti. Tra i due il rapporto esistente è molto vicino a quello tra padre e figlio.



Jenkins è uno svampito agente di Scotland Yard, che fa spesso perdere la pazienza a Bloch.



Lord H. G. Wells, pari d'Inghilterra ed omonimo dell'autore de La guerra dei mondi, è uno strampalato inventore che aiuta spesso Dylan nelle sue indagini. Il suo aspetto fisico è una citazione dell'attore David Niven.



Madame Trelkovski è una sensitiva, il cui nome rimanda al cognome del protagonista de L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Aiuta spesso Dylan nelle sue indagini.




Sono molto importanti per la caratterizzazione del personaggio, gli oggetti di cui si circonda. L'inseparabile maggiolino bianco, la sua unica e insostibuile automobile, il clarinetto con cui Dylan suona il trillo del Diavolo di Tartini, il famoso Galeone sempre in perenne costruzione e che lo aiuta nella concentrazione. Infine proverbiale è il suo famoso: quinto senso e mezzo col quale risolve i casi paranormali.
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23/09/2009 08:10

Re:
kamo58, 15/09/2009 14.59:

Ormai, credo, tutti abbiano capito che mi piacciono le storie di vampiri.





veramente io ho capito che ti piacciono i fumetti..... [SM=g1807562] [SM=g1807562] [SM=g1807562]

"Il grande uomo è colui che non perde il suo cuore di bambino" - MENCIO

.....e tu a quanto vedo sei rimasta un pò bambina... [SM=g1807561]
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