Sturmentruppen fumetto creato da Franco Bonvicini, meglio conosciuto come Bonvi.
Sturmtruppen è una raffigurazione satirica della Seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle "micidiali" truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di comoda e gratuita satira contro la stupidità della guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia spietatamente su quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten", in quanto leggendo il fumetto bisogna ricordare che il sadico sergente e/o gli invasati "uffizialen" potrebbero essere senza problemi dei presidi o dei capuffici. Utilizzando un italiano "tedeschizzato", con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti che ben si adattano allo spirito umoristico della serie, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere: sesso, viveri, pace. Dall'amara ironia dei personaggi bonviani risuona come un grido il bisogno di pace e la rassegnazione verso tutto ciò che è irrisolvibile, ovvero, per Bonvi, la totalità delle cose.
Nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee.
Il grande successo portò il fumetto di Bonvi al cinema. Il primo film, del 1976, omonimo, fu diretto da Salvatore Samperi e scritto con lo stesso Bonvicini. In questo film l'autore della striscia ebbe una piccola parte nel ruolo del prigioniero da fucilare.
Il sequel del 1982 vide lo stesso regista alla direzione e Massimo Boldi e Teo Teocoli nel cast.
Personaggi principali
Capitanen.
Il comandante della compagnia, forse la figura più complessa del microcosmo di Sturmtruppen. Pur rappresentando la continuità della presenza del potere e della gerarchia al fronte, ed ereditandone tutte le incongruenze e gli arbitri, occasionalmente riveste un ruolo di mediatore e moderatore di altri eccessi, generati da subalterni, alleati o superiori. Raffigurare tutti questi aspetti ha richiesto talvolta di cambiarne l'impersonificazione: memorabile sotto questo aspetto quella del capitano ubriacone.
Uffizialen Superioren.
La fonte remota dell'autorità, che talvolta si materializza: colonnelli, generali o ispettori. In una serie, il generale, privato dell'uniforme, viene rudemente trattato come un vecchio rimbambito, per poi riguadagnare tutto il rispetto e la reverenza quando riesce a rindossarla.
Sergenten.
Un sadico, crudele veterano senza scrupoli, assorbito completamente dal sistema e ossessionato in "ordine" e "disciplina". Abusa spesso della vita dei soldati, reclutandoli, a volte anche con l'inganno, in missioni orribili e talvolta suicide. Gode anche nel seviziare le reclute, tanto che i suoi sottoposti lo paragonano ad un maniaco sessuale.
Medico militaren.
Membro dei corpi medici che in realtà ha studiato come veterinario. Col passare del tempo il dottore è protagonista di varie vicende, come la caccia al vampiro o la creazione di una pozione che rende invisibili (in una serie di strisce, dopo aver bevuto un intero alambicco di grappa ritenendolo la sua pozione, il "doktoren" inizia a girovagare completamente nudo per le trincee, causando non poca perplessità tra i rassegnati soldati. Nemmeno il Kapitanen riesce a fermarlo, in quanto lo stato maggiore riferisce che, poiché il dottore è maggiore del corpo medico, quindi di grado superiore al capitano ha tutto il diritto di considerarsi invisibile; "e adessen cosa faccio?" è la rassegnata affermazione del capitano mentre il dottore lo importuna facendo ondeggiare una sigaretta e dicendo: "guardi: eine sigaretten accesen che volteggia da sola nell'arien!").Inoltre, quando il soldato Fritz si finge morto per evitare l'assalto e viene seppellito vivo, una volta liberatosi e dichiartosi uno zombie (per non venire fucilato) diventa il pelouche del Medico Militaren.
Sottotenenten di Komplementen.
Un giovane ufficiale, arruolato per nepotismo, assolutamente imbranato. Ogni volta che si offre a comando di una missione, questa si conclude inevitabilmente con un fallimento.
Il Fiero alleaten Galeazzo Musolesi.
L'alleato italiano, con un nome che chiaramente è tratto da quelli di Benito Mussolini e Galeazzo Ciano (ma Musolesi è anche una via di Bologna, famosa per una nota osteria). È un uomo fifone ed egoista, che prova sempre a truffare e rubare ai suoi "alleati". Musolesi ha tutta l'aria di una parodia degli stereotipi sul comportamento dell'esercito italiano durante la Seconda guerra mondiale. In una striscia Musolesi afferma di essere il federale di San Giovanni in Persiceto, cittadina dell'hinterland bolognese. In alcune strisce è solito mettersi in posa plastica su un cumulo di terra, dicendo di farlo per intimorire il nemico (quando il nemico è alle spalle). È perennemente in conflitto con l'altro alleato dell'esercito, il giapponese. Nella maggior parte delle strisce Galeazzo ha delle assurde fissazioni, come l'orticello di guerra, la letterina alla mamma e assumere una posa "plastiken" mostrando il petto al nemico. Da notare i baffetti tipo Hitler
Cuoken Militaren.
Cuoco della cucina del campo, sempre criticato per la qualità del rancio, soprattutto dal Sergenten. In effetti non ha tutti i torti... le brodaglie servite dal cuoco sono sempre composte dalle più assurde schifezze: olio per motori, pneumatici, persino pezzi di cadavere. Da ricordare l'episodio Il rancio malefiken, dove il cuoco, durante i suoi esperimenti di gastronomia, fa prendere vita con un fulmine al suo rancio, il quale inizia a cibarsi dei malcapitati soldati.
Il Nobile Alleaten del Sol Levante.
Parodia del soldato giapponese, basata su stereotipi come l'attitudine all'auto-sacrificio, il senso d'onore ecc. Non appena integrato nelle truppe, diventa bersaglio delle angherie di Galeazzo Musolesi, che dapprima schernisce la sua bassa statura, poi ruba le sue bacchette per mangiare credendole spaghetti, fino a quando, bardato come un samurai, si ritrova al punto di voler compiere l'harakiri ma convinto dal Capitano a non togliersi la propria vita, rivolge la spada nei confronti del Fiero Alleato.
Eroiken Portaferiten.
Sono i soldati che si occupano del recupero dei feriti sul campo di battaglia mediante una barella. Anche se bisogna dire che non svolgono il loro lavoro alla perfezione, e spesso peggiorano solo la situazione dei poveri feriti.