Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

romanzi

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2017 11:53
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
17/09/2009 19:07

Ora la vedo grazie Kamo....... [SM=g1807584]
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
13/11/2009 16:56

Un ragazzo di Nick Hornby



Il libro narra la storia di Will, un trentaseienne londinese, ricco (vive di rendita grazie all'eredità del padre) accumulata grazie ad una canzone natalizia, senza figli e single. Egli frequenta riunioni per genitori single allo scopo di rimorchiare giovani mamme; un giorno, però, incontra Marcus, un ragazzino di 12 anni con molti problemi di adattamento sia a scuola che in famiglia, e la madre Fiona, una hippy depressa. L'amicizia tra Marcus e Will porta l'uomo a una crescita interiore, facendogli provare emozioni e sentimenti più profondi, e il ragazzo, che le esperienze familiari hanno reso eccessivamente maturo, ritrova la fanciullezza perduta.

E' la storia di adolescenti-adulti e di adulti-adolscenti. Will eterno Peter Pan, che scansa ogni responsabilità di vita anestetizzando tutti i sentimenti e riducendoli a brevi incontri o relazioni mai approfondite. I genitori di Marcus divorziati, che non riescono ad affrontare la vita e davanti alle difficoltà vanno in tilt. La madre tenta il suicidio, il padre che non riesce ad istaurare con Marcus quel legame profondo che dovrebbe esserci tra padre e figlio. Le figure di contorno della famiglia allargata che contribuiscono a rendere ancora più complicate tutte le relazioni interpersonali tra i protagonisti della storia. Poi l'improbabile legame tra Will e Marcus. Dapprima imposto dal ragazzino, troppo maturo e grande da essere totalmente incapace di inserirsi tra i coetanei, poi sempre più profondo, un legame quasi tra figlio e padre poco cresciuto, che attraverso questa "paternità" scoperta tardi, impara a diventare finalmente uomo e Marcus a scoprire invece cosa significa essere adolescente e non adulto.
Un bellissimo romanzo, dove i problema dell'attuale società, vengono analizzati e messo in evidenza lo sbandamento che c'è tra nuove generazioni e chi dovrebbe guidarle.

Da questo romanzo fu tratto il film "About a boy" con Hugh Grant nei panni ben calzati di Will.
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
23/11/2009 15:27

Come Dio Comanda
Nicolò Ammaniti




Rino e Cristiano Zena sono padre e figlio, e sono una famiglia, perché la madre se n'è andata e loro vivono soli. Cristiano potrebbe essere un adolescente come tanti, ma è Rino a non essere un padre come gli altri: disoccupato, emarginato, violento, alcolista, tenuto sotto controllo dall'assistenza sociale che minaccia di revocargli la custodia del figlio. Rino tuttavia ama Cristiano e si dedica a lui: con tenerezza, con affetto vero lo educa alla violenza e al culto della forza. Con i suoi amici Danilo e Quattro Formaggi non costituisce soltanto un trio di balordi, ma un vero e proprio clan, appassionato e affettuoso, che si prende cura del ragazzo. Alle loro vicende si intrecciano quelle della ragazzina di cui Cristiano è segretamente innamorato, Fabiana, e della sua amica Marina.

Ho letto tutto d'un fiato questo romanzo. Mi è piaciuto molto il modo di scrivere dell'autore, asciutto a volte, duro, come duri sono i personaggi ma pervarso da una sottile ironia. Bravo nell'immedesimarsi nelle varie menti "deviate", come quella di Quattro Formaggi. Una storia di degrado familiare, dove sembra che l'unico filo che leghi gli eventi sia la volontà di Dio.
Grazie a Sancho per averlo messo nella sua top ten e quindi consigliato.
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
23/11/2009 21:43

Roberto Ferrucci "Cosa Cambia"

Diversi anni dopo il G8 di Genova, il giornalista –scrittore ritorna nel capoluogo ligure e prende alloggio, sempre come allora, nella stanza 914 del nono piano dell’albergo “Marinella”. Un ritorno, questo dell’autore, per cercare, di comprendere, di capire cosa è successo in quei caotici e febbrili giorni del luglio del 2001. Giorni in cui l’ autore ha verificato gli ideali traditi, le speranze perdute, le strade sbagliate dalla sua generazione di quarantenni che auspicavano un mondo migliore e una società diversa. E’ un libro che alterna il presente e il passato, le convulse giornate vissute con il giovane aspirante giornalista Giorgio, un romanzo che descrive, con dovizia di particolari, le violenze subite dai manifestanti, il fenomeno, primo ed unico caso nel mondo, della compara nella città italiana dei black-bloc, dei giovani torturati, di una violenza inaudita e il tutto è descritto come un reportage giornalistico. Distruzione di vetrine, vetri infranti, auto carbonizzate, un senso opprimente di paura e di caos hanno caratterizzato gli scontri genovesi decritti minuziosamente dall’autore. Cosa cambia è anche un libro anche di sentimenti, di rimpianti, di amori finiti male. Ferrucci tratteggia la figura di tre donne: Magdalena, stesa sulla barella, la testa squarciata, il petto sfondato, appoggiata su borsa della Puma, immagine –simbolo delle violenze subite dai manifestanti, Angela, lasciata prima di partire per il capoluogo ligure ed Elisa, una manifestante fotografa, conosciuta nei giorni convulsi della manifestazione, con la quale avrà un intenso rapporto. I fatti di Genova, lascia intendere l’autore, hanno cambiato il corso della vita per molti giovani.


Devo dire che l'ho appena finito di leggere e mi è piaciuto molto, amo molto la capacità dell'autore di intrecciare, con garbo, i fatti drammatici di Genova, con il suo vissuto.
[Modificato da dr.oste 23/11/2009 21:46]
OFFLINE
Post: 731
Città: PRATO
Età: 53
Sesso: Maschile
24/11/2009 14:27

ho appena comprato l'ultimo libro di niccolo ammaniti..mio scrittore preferito
quando vedo un suo libro non resisto...che la festa cominci si intitola...bel libro ancora una volta...appassionante
la storia?appena inizio a leggerlo ve la racconto...


OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
24/12/2009 09:29

Su sollecitazione di mia figlia, ho affrontato il primo libro della saga di "Twilight", devo dire che il libro mi è piaciuto, libro per ragazzi ma scritto bene e coinvolgente al punto giusto...

P.S. per Kamo....si parla di vampiri.....

Quando Isabella Swann decide di lasciare l'assolata Phoenix per la fredda e piovosa cittadina di Forks, dove vive suo padre, non immagina certo che la sua vita di teenager timida e introversa conoscerà presto una svolta improvvisa, eccitante e mortalmente pericolosa... Nella nuova scuola tutti la trattano con gentilezza, tutti tranne uno: il misterioso e bellissimo Edward Cullen. Edward non dà confidenza a nessuno. Ma c'è qualcosa in Bella che costringe Edward dapprima a cercare di stare lontano da lei e quindi ad avvicinarla. Tra i due inizia un'amicizia sospettosa che man mano si trasforma in un'attrazione potente, irresistibile. Fino al giorno in cui Edward rivela a Bella il suo segreto...
[Modificato da dr.oste 24/12/2009 09:31]
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
24/12/2009 12:19

Grazie dr.oste, lo conoscevo per sentito dire, letto in giro su ogni giornale. Pensavo fosse un libro per adolescenti, ma se ti è piaciuto ci farò un pensierino, ai vostri giudizi do molto peso.
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
19/01/2010 15:20

Il pianista

Vorrei parlare di un libro che ho letto qualche anno fa. Si avvicina il giorno della memoria, il 27 gennaio credo che sia l'occasione per ricordare questo libro che consiglio vivamente di leggere.

Il pianista è un libro autobiografico del pianista ebreo polacco Władysław Szpilman, che racconta gli orrori subiti durante le persecuzioni naziste della Seconda Guerra Mondiale.

Il libro venne scritto da Szpilman subito dopo gli avvenimenti vissuti, e viene pubblicato per la prima volta in Polonia già nel 1946. Considerata la situazione politica ancora "calda", vennero cambiati alcuni dettagli (l'ufficiale tedesco che lo salvò, viene descritto come austriaco) e il libro non venne mai più ristampato, fino al 1998, quando il figlio di Szpilman ne ha trovato una copia e l'ha fatta ristampare in tedesco con il titolo Das wunderbare Überleben, aggiungendo parti del diario dell'ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld ed una postfazione di Wolf Biermann.
Si tratta del racconto di quanto vissuto dal pianista Władysław Szpilman dallo scoppio della seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l'occupazione di Varsavia, la creazione del ghetto, la vita e la sopravvivenza nel ghetto e la sua fuga e sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell'Armata Rossa, momento in cui rischiò di essere ucciso per il fatto di aver indosso un giubbotto tedesco. Dell'amicizia che si creò tra lui e l'ufficiale nazista che lo nascose. Quest'ultimo morì prigionieri dei russi.

Nel 2002 il regista Roman Polanski ne ha tratto un film omonimo che ha ottenuto un grandissimo successo in tutto il mondo, nel quale Szpilman è stato interpretato dall'attore Adrien Brody, che per tale ruolo ha ottenuto l'Oscar come miglior attore.
OFFLINE
Post: 731
Città: PRATO
Età: 53
Sesso: Maschile
21/01/2010 14:37

finito di leggere che la festa cominci

c'è poco da fare..lo stile di scrittura di ammaniti mi piace in maniera esagerata
non credo si possa definire il suo capolavoro,ma la storia scorre via leggera,anche se nel finale va un pò a complicarsi perdendo credibilità...
non volendo fargli le pulci mi è piaciuto eccome,per la sua capacità di descrivere i personaggi,intrecciare le storie,strappare sempre un sorriso...
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
24/01/2010 10:07

Diego De Silva - Non avevo capito niente

Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano quarantenne, separato e con due figli. Non naviga in buone acque, lavora poco e male, arreda casa e studio (in condominio) con mobili Ikea, è ancora innamorato della moglie con cui si incontra clandestinamente.
Ma la sua vita piatta ha una serie di sussulti, quando il nostro protagonista si stanca di subire le angherie della vita e della cafonaggine diffusa della nostra società. E' la rivincita degli sfigati, delle persone che affrontano la vita con rassegnazione, pensando che tutto quello che succede è fatalità e destino a cui non si può controbattere.......
[Modificato da dr.oste 24/01/2010 10:10]
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
26/01/2010 12:15

Un anno sull'Altopiano



Ambientato sull'altopiano di Asiago, fu scritto tra il 1936 ed il 1937 su insistenza dell'amico Gaetano Salvemini e pubblicato nel 1938 a Parigi mentre l'autore era in esilio perché perseguitato politico.
L'anno cui si fa cenno nel titolo è relativo al periodo trascorso dalla Brigata Sassari sull'Altipiano di Asiago; nel libro si fa riferimento ad una serie di episodi avvenuti in quel lasso di tempo, tra il giugno 1916 e il luglio 1917, benché talvolta anche episodi avvenuti in altri momenti della guerra siano inseriti nella narrazione. Inoltre, quasi sempre la reale identità dei protagonisti è travisata in vario modo.
Essendo stato scritto a memoria, e a vent'anni di distanza dagli avvenimenti, il testo non è privo di imprecisioni ed anche di errori, che tuttavia non sono tali da comprometterne la sostanziale rispondenza alla verità storica, né tanto meno da giustificare la tesi che vede nell'opera una narrazione di tipo romanzesco.
Lussu, che pure era stato un acceso interventista e si era battuto con grande coraggio durante tutta la guerra, assume un atteggiamento fortemente critico nei confronti dei comandi militari dell'epoca. La guerra venne condotta male da generali impreparati e presuntuosi, incapaci di rendersi conto dei propri errori, e decisi spietatamente a sacrificare migliaia di vite umane pur di conquistare pochi palmi di terreno (nella prima guerra mondiale, l'Italia perse mezzo milione di combattenti, più che nella seconda).
I tremendi e funesti errori dei comandi fanno sì che, sempre più spesso, essi vengano considerati dai combattenti come i loro veri nemici. Alcuni, come il Ten. Ottolenghi, arrivano pertanto ad auspicare un ammutinamento generale in cui i reparti facciano dietro front e poi vadano avanti, sempre avanti, fino a Roma, "perché lì è il gran quartier generale nemico."

Un libro che viene adottato dalle scuole. Mi è capitato tra le mani proprio sistemando la libreria di mio figlio. L'ho letto e sono rimasta profondamente colpita dalle immagini descritte.
L'Italia in fatto di guerre è sempre andata con scarpe di cartone, scarsi mezzo e poche armi. Ricordate l'Ottava Vibrazione, recensita da me tempo fa? Lì si parlava di colonialismo in Etiopia dove l'esercito italiano fu quasi distrutto dall'esercito di Menelik, qui si parla delle centinaia di migliaia di uomini morti per unificare l'Italia ma caduta nell'ambizione dei graduati. Poi ci fu la campagna di Russia...
Pensando ai fatti narrati e tanti morti, mi viene di fare una piccola riflessione sulle piccinerie della politica attuale, di un partito della Lega che vorrebbe tornare ad un'Italia spezzettata. [SM=g1807583]
[Modificato da kamo58 26/01/2010 12:16]
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
01/03/2010 15:10

Pan di Francesco Dimitri



Nelle notti romane ci sono bambini che sognano, e che nel sogno, ogni volta, ripetono il viaggio verso una grande isola che non c’è. Nelle notti romane ci sono ville borghesi illuminate dalla luna piena, e dai loro giardini spesso s’innalzano, non visti, mastodontici galeoni pirata. Nelle notti più fredde di una Roma moderna, pulsante, segreta, qualcuno ormai comincia ad avvertirlo: uno spirito folle sta bussando alla porta, uno spirito anarchico e sensuale, passionale e libertino, pronto a tornare per rapirci. Qualcuno lo vuol chiamare Peter; un tempo era noto come Pan. Tra mito, pop, psichedelia e vecchio racconto d’avventura, Francesco Dimitri riesce a costruire un romanzo affascinante nei toni e nelle suggestioni quanto avvincente nella trama. A cento anni di distanza dalla sua prima comparsa, il Peter Pan di Barrie rivela oggi più che mai la propria carica eversiva, la propria primordialità vitale, erotica, libera, il proprio rifiuto verso ogni forma di dogmatismo. Nei cieli di Roma lo scontro si sta preparando: bambini e pirati, vecchie e nuove divinità, in un’inquietante favola nera che finirà per insegnarci come, talvolta, per vedere il mondo del sogno dal mondo reale, non serva altro che alzare la testa.

E' il mito di Peter Pan completamente rivisitato e mescolato con i miti arcaici. Il Peter del libro, non è altri che il Dio Pan della mitologia greca. Vi ritroviamo un Capitan Uncino che è il cattivo di turno, sadico e spietato, comanda una banda di pazzi e malfattori presi tra le strade di Roma. C'è nella storia una Trilly inquietante, presa dal mondo delle fate, ci sono i satiri, c'è Wendy ma una Wendy che crede ancora all'Incanto. Il romanzo è la metafora della lotta tra la razionalità e il conformismo che tendono ad ingrigire e rendere piatta la vita e la follia e il caos dell'irrazionalità.
Tra tutti i personaggi fantastici poteva mancare un satiro? Per me il personaggi più simpatico e ironico, quello che spezza la tensione di scelte scene e fa ridere a crepapelle.
Considero il libro una vera rivelazione e lo consiglio. Leggetelo un po' come un libro di fantasy un po' come un horror ne ha tutte le caratteristiche.
Lo sconsiglio ai bambini nonostante il tema trattato, è inquietante e vi sono esplicitamente descritte alcune scene d'erotismo.

[Modificato da kamo58 01/03/2010 15:14]
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
04/03/2010 17:00




Zia Mame di Patrick Dennis
Ripubblicato nel 2009 dall'Adelphi con la copertina originale


Non è proprio il mio genere e sinceramente, non l'avrei acquistato. Mi è stato prestato con l'insistenza di leggerlo, perchè era davvero esilarante.
Ho un po' faticato ad entrarci, probabilmente per la sua struttura in racconti distinti, però alla fine devo dire che è di una comicità particolare, dove l'alta società newyorkese viene descritta con tutti i suoi vizi e le poche virtù.

Il romanzo, opera d'invenzione blandamente ispirata ad alcune vicende della vita dell'autore e alla figura, reale, di sua zia Marion Tanner, narra le peripezie di una ricca ed eccentrica signora newyorkese, Mame Dennis, ritratta attraverso una serie di improbabili e comiche imprese che si snodano lungo l'arco di tre decenni, dagli anni del proibizionismo americano ai primi anni cinquanta.
Ogni capitolo costituisce una vicenda a parte, rendendo il libro, più che un romanzo, una girandola di racconti semi-indipendenti.
Il romanzo viene inizialmente rifiutato da diciannove editori, tutti concordi nel ritenerlo "invendibile" a causa del suo configurarsi come una serie di racconti che pur avendo per protagonisti gli stessi personaggi risultavano scollegati l'uno dall'altro. Il romanzo viene infine accettato dalla casa editrice Vanguard, che lo sottopone però alla revisione di un editor, cui si deve l'escamotage narrativo che introduce il personaggio dell'"indimenticabile zitella del New England", le cui vicende fanno da spunto, all'inizio di ciascun capitolo, per la narrazione di un analogo episodio con protagonista zia Mame. Rivisto in tal modo il libro sbarca sugli scaffali delle librerie, divenendo un clamoroso successo: rimane infatti nella classifica dei best seller del New York Times per 112 settimane.


[Modificato da kamo58 04/03/2010 17:01]
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
04/03/2010 20:05

Zia Mame me l'hanno consigliato tutti....aspetto l'estate e la montagna per leggerlo!!!!
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
11/03/2010 17:56




Gli incubi di Hazel

Hazel, un'allegra bambina di otto anni, è ospite della terribile zia Eugenia in compagnia del suo antipatico cuginetto Isambard. Basterebbe l'immagine del vecchio maniero dove vivono i parenti di Hazel per spaventare qualsiasi visitatore, eppure, dopo la prima inquietante giornata con zia Eugenia, la vita comincia a cambiare. Isambard, infatti, presenta a Hazel la sua collezione di cuccioli terrificanti: un cane con la testa di legno, un gruppo di paperelle che fumano sigarette nello stagno, due maiali senza zampe... e questo è solo l'inizio! Una notte Hazel decide di esplorare il giardino e, nascosti tra i cespugli, scopre degli strani mostri: il pitospino (un pitone con la testa di porcospino), il gorillopardo (un gorilla con il corpo da ghepardo) e lo struzzorana (una rana con il corpo da struzzo). E' l'inizio di un'incredibile avventura in cui niente è come sembra e la realtà può diventare più stupefacente della fantasia.

Una favola cupa, un poco ispirata ad Alice. Leggendola si torna un po' bambini, si ripesca nell'immaginario orrorifico dell'infazia, si finisce però con lo scoprire, che i cattivi come al solito non sono i mostri e che spesso, quella che sembra cattiveria è invece reazione psicologica al dolore ed al rimorso.
OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
17/03/2010 11:32



Ovunque io sia
Romana Petri

Premetto, leggetelo, ve lo consiglio è un libro bellissimo. Ho scoperto questa autrice, navigando nel sito delle biblioteche di Roma. Aveva recensioni molto positive. Aggiungo anche la mia. Ha un stile di scrittura lieve. Analizza i sentimenti più che le ambientazioni, scava nel profondo dell'animo umano e ti lascia con la bocca amara in mezzo a tante miserie.

E' la storia di tre donne le cui vite, finiscono con l'intrecciarsi in destini simili.
Margarida: il nome di un fiore stellare che cresce anche nel fango; Ofelia: ha un che di cupo e triste quel suono della vocale iniziale; Maria do Ceu, che in italiano sarebbe Maria del Cielo, contiene in sé promesse di luce, respiri di spazi azzurri.
Sono queste le tre donne protagoniste del romanzo ambientato a Lisbona.
E il significato delle storie delle tre donne è che ognuno di noi si costruisce il suo destino.
Tutte e tre, folgorate da grandi amori, tutte e tre abbandonate in modo diverso. Storia di dolori al femminile.


Margarida non aveva alcuna memoria dei suoi genitori, e neppure sapeva la sua data di nascita. Faceva la serva, viveva in un sottoscala - quando le giornate sono così buie, è facile lasciarsi irretire da una voce gentile, cadere nella trappola di un uomo come Carlos che costruisce castelli di parole. Margarida non sa che basta anche un soffio per distruggere i sogni.
E si ritrova da sola con un bambino in arrivo. Che sarà Maria do Ceu, bella, con gli occhi grandi e del colore del cielo a cui sua madre aveva alzato gli occhi, per derivarne forza.
Sono madre e figlia le due donne dalla tempra eccezionale del romanzo.

La prima che, per amore, ‘cede’ la bimba a dona Ofelia, la signora presso cui presta servizio. Perché così la figlia crescerà in un ambiente più sano, perché potrà studiare e fare una vita diversa dalla sua. E tuttavia Margarida è pur sempre la mamma, l’unica mamma di Maria do Ceu che chiamerà per tutta la vita ‘matrigna’ e ‘patrigno’ le persone che l’hanno cresciuta. Per amore - dell’uomo che l’ha lasciata - Margarida non guarderà più nessun altro, continuerà a sperare che lui ritorni, fin sul letto di morte.

Si può tramandare, la forza dell’amore? O si impara, come una lezione a scuola? Perché Maria do Ceu è un pilastro d’amore.
Maria do Ceu, a differenza di sua madre, si sposa per amore e, però, proprio come sua madre, resta sola a tirare su i figli. Non uno, ma tre, di cui la prima figlia dovrà subire una decina di operazioni per rimediare gli errori della natura. Come sua madre, Maria do Ceu non dispera mai, o, se ha dei momenti di debolezza, si rialza subito, per lottare contro le difficoltà.
Non è poi questo, in definitiva, la vita? Una lotta - privata e pubblica.

C’è chi si arrende, come dona Ofelia che inghiotte pastiglie su pastiglie di antidolorifici per sopportare un matrimonio di facciata.
C’è chi, come il marito di Ofelia, si arricchisce facendo l’informatore della PIDE, la polizia del dittatore Salazar.
Chi giocava alla rivoluzione da giovane, come il marito di Maria do Ceu, lasciandosi però ben presto tentare dai sentieri spianati della collaborazione.
E infine c’è chi non tradisce mai se stesso, le responsabilità assunte, gli ideali, siano essi di libertà, di rettitudine, di coerenza. Ovunque io sia, aveva detto Margarida sul letto di morte - ovunque la sua anima fosse andata, lei sarebbe rimasta sempre a fianco di sua figlia. E il romanzo di Romana Petri è una celebrazione gloriosa della maternità, vera, mancata, surrogata. Maternità che dà la forza di combattere, maternità che si trasforma nel tesoro del ricordo che può ispirare tutta la vita.
[Modificato da kamo58 17/03/2010 11:35]
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
19/03/2010 18:06

Joseph O'Connor "Stella del Mare"



La storia della traversata sullo "Stella del mare" di una varia umanità, c'è chi viaggia per piacere con tutti i lussi e le comodità e chi fugge in America. L'Irlanda nel 1848 stava vivendo una delle più grandi carestie, a causa della perdita dei suoi raccolti di patate, alimento cardine di quella nazione. Libro un pò troppo descrittivo e lungo, in alcune parti ho fatto fatica a leggerlo.
OFFLINE
Post: 1.140
Città: VENEZIA
Età: 59
Sesso: Maschile
24/06/2010 07:29

Il Velo Dipinto di Maugham W. Somerset


"Forse le sue colpe e le sue stoltezze, l'infelicità che aveva patito, non erano state del tutto vane se lei fosse riuscita a seguire il cammino che ora intravedeva confusamente davanti a sé; non il cammino di cui le aveva parlato quel buffo e buon Waddington, e che non portava da nessuna parte, ma il cammino seguito così umilmente dalle care suore del convento, il cammino che portava alla pace."
La frase finale racchiude l'essenza del libro......E' la crescita umana e interiore di Kitty che si trasforma da ragazza frivola a donna capace di provare sentimenti ed emozioni.

OFFLINE
Post: 1.074
Sesso: Femminile
27/06/2010 10:38

Qui è proibito parlare



Boris Pahor

Ema, giovane slovena originaria del Carso, si aggira piena di rabbia in una luminosa estate degli anni Trenta, nella città di Trieste. Alle spalle ha una storia familiare dolorosa, e ora, a Trieste, cerca un lavoro che le permetta di vivere in modo indipendente, ma le difficoltà che trova e il rancore per un mondo che sente ostile non fanno che accrescere in lei un senso di dolorosa esclusione. Sarà l'incontro con Danilo sul molo del porto a segnare la svolta nella sua vita. Maturo e determinato, l'uomo guiderà i passi della ragazza nel difficile e pericoloso cammino della resistenza al fascismo e della difesa della cultura slovena, e su quello non meno tortuoso dell'amore. Abbandonandosi a una passione che si fa sempre più viva e legandosi a Danilo in un'intesa profondissima, Ema riuscirà finalmente a trovare la forza di prendere in mano la propria vita, di darsi senza remore alla lotta per il riscatto del popolo sloveno e di affrontarne con coraggio tutte le conseguenze.


In questo suo nuovo romanzo Boris Pahor si occupa di un argomento assolutamente centrale nella sua vita, la lotta per la sopravvivenza dell’identità slovena a Trieste. E’ proprio a Trieste, infatti, che, durante il ventennio fasciasta, per la prima volta fu messa in atto una vera e propria politica di pulizia etnica con l’obiettivo di epurare qualsiasi cosa di sloveno ci fosse in città, dagli abitanti di origine slovena fino ai palazzi, dalle scritte fino alla lingua. Un episodio ancora molto oscuro della nostra storia recente.
Si parla molto dei crimini compiuti dalle milizie di Tito, delle Foibe, ma non si parla di quello che scatenò quell'orrore.
Il romanze precede come storia temporale, quello che è considerato il capolavoro di Pahor: Necropoli. Lo scrittore è per il popolo sloveno, quello che Primo Levi è stato per il popolo ebraico italiano.
OFFLINE
Post: 731
Città: PRATO
Età: 53
Sesso: Maschile
23/07/2010 14:03

ho finito pane e tempesta..di stefano benni
era e rimane uno dei miei scrittori preferiti..ma il libro non mi è piaciuto
devastante e esilarante quando racconta aneddoti e personaggi,credo sia diventato un po schiavo di questo..e il filo della storia ne risente...
risate se ne fanno..ma la storia in sè è un pò scontata
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com