Il titolo è District 9. Scusate l'errore
Negli anni '80 sono arrivati gli alieni. Stavolta però non sono atterrati a Manhattan o in qualche sperduto paesino campagnolo degli Stati Uniti ma si sono fermati con un'astronave gigante sopra Johannesburg senza muoversi più. C'è stato bisogno che un convoglio terrestre andasse a vedere cosa conteneva quella nave apparentemente immobile per scoprire milioni di alieni denutriti, sporchi e in condizioni pessime. Da quel momento per 20 anni i visitatori sono stati stipati in una baraccopoli di Johannesburg creata per l'occasione: il distretto 9. Un luogo dove le creature da un altro pianeta sono trattate come animali, dove regnano caos e anarchia e dal quale ogni tanto scappano facendo incursioni in città che non portano altro che risentimento e xenofobia nella popolazione locale. Ora è arrivato il momento di spostarli da qualche altra parte, ma loro è a casa che vogliono tornare. District 9 si presenta con una metafora lineare: gli alieni come gli immigrati, le creature da un altro pianeta a Johannesburg sono come le creature da un altro paese nel resto del mondo.
Il film analizza profondamente il problema del razzismo e dell'apartheid. Dove un tempo erano i neri ad essere perseguitati, ora sono gli alieni e per la prima volta, l'umanità è tutta concorde tra razze e divisioni terrestri, nel voler mandar via gli intrusi.
Il distretto 9, è una citazione, del famigerato distretto 5, dove venivano rinchiuse le persone di colore.
Il film è girato con tecniche innovative, sotto forma di documentario, con interviste ai protagonisti umani. Poi pian piano prende il via la storia e l'azione. Inizialmente le creature sembrano veramente repellenti, si è portati a pensarla come tutti gli umani, devono sparire. Poi piano piano, si entra nel loro mondo e si scopre che i veri mostri "sono gli uomini" che vogliono eliminarli, che li uccidono con divertimento e disprezzo, come fossero meno che bestie, che li chiamano
gamberoni dispregiativamente. Invece anelano soltanto a tornare nel loro mondo, soffrono e amano i loro figli, come noi. Alla fine si fa il tifo per loro e viene di pensare come il protagonista del film: "schifosi umani". Protagonista umano, contaminato dal dna alieno, che dopo averli inizialmente braccati e perseguitati, comincia a capirli e a sentirsi uno di loro.
[Modificato da kamo58 19/10/2009 20:12]