o al massimo seconde visioni....

visto che di film nuovi non ne vediamo,metto qui anche quelli abbastanza recenti,che almeno posso vedere su sky...
Credevo fosse una cavolata tremenda,invece si è rivelato molto divertente questo film con bisio....molto carino

Visto una settimana fa. E' un film molto bello sulla realtà della mafia, che sia russa è un dettaglio per me.



Nikolai è uno spietato killer assoldato da un capo mafia russo. La sua vita però cambia quando incontra Anna, un'ostetrica che vuole assolutamente venire a capo di un mistero che riguarda la morte di una sua paziente, una prostituta.

Altro film molto bello visto sempre su sky


Dal romanzo di Sandro Veronesi, un ripiegamento dell'ego morettiano al servizio di una lucida indagine sull'insostenibile leggerezza del dolore.
Pietro Paladini ha fatto una promessa. Ha promesso alla sua bambina di aspettarla davanti alla scuola fino alla fine delle lezioni. Lara, sua moglie, è morta improvvisamente l'estate scorsa e Pietro non sa decidersi a soffrire, non sa decidersi a ripartire. Seduto su una panchina, giorno dopo giorno riceve le visite e le rivelazioni dolorose dei colleghi, turbati da una fusione aziendale, e dei familiari, preoccupati per il suo stato di "arresto".

io mi innervosisco solo a vedere nanni moretti....

Non ti do mica torto, però il film è bello e lui recita in modo moderato.

lo so ma già da quando leggo il nome...che tra l'altro..che nome è nanni????

Tutta la vita davanti, visto su sky ieri sera.



Il viaggio di Marta, neo laureta con lode in filosofia, in un mondo alieno, quello dei tanti giovani, carini e "precariamente occupati" italiani: in una periferia romana spaventosamente deserta e avveniristica, isolata dal resto del mondo come un reality, la Multiple si rivela pian piano al suo sguardo ingenuo come una sorta di mostro che fagocita i giovani lavoratori, illudendoli con premi e incoraggiamenti, per poi punirli con eliminazioni alla Grande fratello. Un mondo plasticamente sorridente e spaventato, in cui vittime e carnefici (Ghini e Ferilli, di nuovo insieme diretti da Virzì dopo La bella vita) sono accomunati da una stessa ansia per il futuro che si tramuta in folle disperazione. Non c'è scampo per nessuno all'interno di queste logiche di sfruttamento, e a poco servirà il tentativo dell'onesto ma evanescente sindacalista Giorgio Conforti (Valerio Mastandrea) di cambiare idealisticamente un mondo che difficilmente può essere cambiato.
In film che mette i brividi sul mondo che verrà e sul futuro stroncato di tanti giovani.

Il 23 gennaio 2002 Daniel Pearl, il responsabile per il Sud dell’Asia del Wall Street Journal esce da casa a Karachi per andare a fare l’ultima intervista prima di lasciare la città.
L’incontro, ottenuto tramite un intermediario, è con uno dei capi del movimento integralista musulmano. Daniel non farà più ritorno perché l’intervista si rivela essere una trappola. Sarà sua moglie, incinta di sei mesi all’epoca dei fatti, a tramandarne la memoria nel libro Un cuore grande: la vita e morte coraggiose di mio marito Danny Pearl.

E' un bel film che mi è piaciuto, sia come tema trattato sia come è stato trattato, i metodi criminali di un fondamentalismo islamico vengon messi in evidenza ma non confusi con il mondo arabo. Daniel è assente dal film ma vive attraverso la presenza di sua moglie.

di Woody Allen




La programmazione sky film è spesso deludente. Questo è uno dei pochi film che mi ha catturata. E' un film bello, sicuramente migliore dell'ultimo Allen. Ambientato a Londra e dintorni accenna velatamente alle spaccature sociali. Quello che è il fulcro del film è la lotta contro la propria coscienza e i propri sensi di colpa. Guardatelo perchè è un film che merita.

Trama:
Colin Farrell e Ewan McGregor sono due fratelli di origine proletaria. Il primo fa il meccanico, ha il vizio del gioco e un'attrazione fatale per il whisky, il secondo aiuta il padre al ristorante e coltiva confuse ambizioni di riscatto sociale. Quando il ricco zio, trasferitosi in Cina per affari, va a trovarli, i due si precipitano a chiedergli un prestito per uscire dai rispettivi impasse: uno è infatti nei guai con i creditori per aver contratto un debito di gioco, mentre l'altro ha perso la testa per una sensuale, misteriosa e volubile attrice dilettante, con la quale sogna di trasferirsi a Los Angeles. Lo zio si rivela disponibile ad aiutarli, ma pone una condizione pesante come un macigno, che cambierà il modo di vedere la vita di uno dei due risvegliando enormi sensi di colpa.

non ho mai amato molto Woody Allen, secondo me migliore come attore che come regista.....anche se lo trovo molto sopravvalutato

dr.oste, 14/05/2009 22.15:

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non ho mai amato molto Woody Allen, secondo me migliore come attore che come regista.....anche se lo trovo molto sopravvalutato

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Anch'io la penso alla stesso modo. Specialmente i suoi ultimi film, sono stati un viaggio nel nevrotico, come è sempre il personaggio che interpreta.
Questo film, invece è diverso. Ho iniziato a vederlo, senza aver letto titolo e autore. Ero semplicemente sintonizzata sul canale sky che lo stava mandando in onda. Solo dopo, ho scoperto che era un film di Woody Allen. A posteriori forse lo si riscontra, nella messa in risalto della lotta che i personaggi fanno nella loro psiche, tra il bene e il male.

ho appena terminato di vedere un film su sky,film di cui non avevo nemmeno sentito parlare.Il itolo è be kind rewind-l'acchiappafilm con jack black e la trama e quantomeno originale:tutte le videocassette di un negozio di noleggio vengono cancellate e così si decide di rigirarli,alla buona.....alcune scene dove i film vengono"maroccati"sono semplicemente micidiali

Ecco, lo sapevo Sancho m'hai tolto le parole dalla tastiera.

Concordo in pieno, è un film bellissimo, così intelligentemente esilarante che credo che me lo riguarderò ancora e ancora.

Visto ieri sera su sky

In Bruges


In una città nordica da cartolina, con una fotografia molto bella, che la fa a tratti, sembrare addirittura Venezia, si muove la storia di due killer.
Opera prima del regista Martin McDonagh, autore di opere teatrali, stavolta si cimenta nel campo cinematografico. Spettacolari i dialoghi, a volte surreali. Tutta l'atmosfera del film, che dovrebbe essere noir, è permeata da un humor tipicamente inglese, a volte macabro a volte esilarante. Il finale è scontato, ma in un film così spiazza, perchè alla fine non te lo aspettavi in quel clima particolmente pazzo.
Colin Farrell, fa la parte del killer a cui rimorde la coscienza. Una coincidenza che sia un personaggio simile a quello che interpreta nel film di Woody Allen: sogni e delitti.
Particolare anche il doppiaggio italiano, dove i vari accenti inglese, irlandese e americano, vengono messi in risalto.


Ray è un giovane sicario irlandese che al suo primo incarico ha per errore ucciso un bambino e da allora vive tormentato dal senso di colpa; insieme al suo più maturo collega Ken viene mandato dal loro capo Harry a Bruges, in Belgio, con l'ordine di aspettare la sua chiamata per ricevere istruzioni. Nell'attesa, Ray si lamenta in continuazione della città, che trova cupa e noiosa, ed è alla ricerca di svaghi, mentre Ken si appassiona agli edifici medievali e all'atmosfera fiabesca che li circonda. I due si devono comportare nel modo più anonimo possibile, per confondersi fra i turisti: in realtà vengono coinvolti nelle situazioni più strane.
La telefonata di Harry finalmente arriva. la riceve Ken ed è spiazzato da questo nuovo ordine del capo.

grazie a anna sposa e dr oste abbiamo visto tutti insieme il musical "Mamma mia" che per chi non lo sapesse è fatto tutto conle canzoni degli ABBA.....bellissimo e il bello è che poi l'ho già rivisto un'altra volta dopo la prima vista insieme.....
è una settimana che viaggio in auto con il cd deglia abba e io e mio figlio di 7 anni cantiamo a squarciagola.....troppo bello

Che dire il film è strepitoso e la serata è stata bellissima...........chissà perchè a tutti è venuta voglia di trasferirsi in Grecia.........



questo è il paesaggio che si vedeva nel film.......

Il 17 settembre 1939 la Polonia viene invasa. Da ovest dalle truppe di Hitler e da est dall'Armata Rossa. 18.000 ufficiali dell'esercito, 230.000 soldati e 12.000 ufficiali di polizia vengono arrestati dai russi. Tutti i graduati vengono portati in campi di concentramento e nella primavera del 1940, su espresso ordine di Stalin, 15.000 di loro vengono uccisi con un colpo alla nuca e seppelliti in fosse comuni nella foresta vicino a Katyn. I tedeschi scopriranno le fosse nell'aprile del 1943 ma i russi scaricheranno su di loro la colpa del massacro. Solo nel 1990 per la prima volta ammetteranno la responsabilità.
Wajda, che a Katyn perse il padre, racconta la vicenda attraverso la storia di Anna, la moglie di un capitano di Cavalleria che, pur non volendo accettarle, si troverà di fronte alle prove dell'esecuzione del marito così come accadrà ad altre donne. Al termine del conflitto, con la Polonia sotto l'influenza sovietica, una cortina di silenzio verrà fatta calare sull'accaduto e chi cercherà di sollevarla rischierà il carcere.

Un film molto bello. Veniamo messi di fronte ad una realtà che è poco conosciuta. La storia vera, poi, se viene approfondita, narra di un patto iniziale tra Hitler e Stalin per l'annientamente dell'esercito polacco e la sua invasione. Furono tutti e due a invadere la Polonia che penso, sia stato il paese, che ha più pagato nella seconda guerra mondiale tra nazisti, ebrei trucidati nel ghetto di Varsavia e invasione sovietica.

E venne il giorno


Senza nessuno segno premonitore, l'inspiegabile fenomeno colpisce all'improvviso. In pochi minuti centinaia di persone muoiono in strane e terrificanti circostanze. Per l'insegnante di scienze che lavora in un liceo di Philadelphia Elliot Moore (Mark Wahlberg) la preoccupazione principale è trovare un modo per fuggire a questo fenomeno misterioso e mortale. Sebbene lui e la moglie Alma (Zooey Deschanel) si ritrovino nel mezzo di una crisi coniugale, viaggiano prima in treno e poi in macchina assieme all'amico di Elliot, l'insegnante di matematica Julian (John Leguizamo) e a sua figlia di otto anni Jess (Ashlyn Sanchez), dirigendosi verso le fattorie della Pennsylvania, dove sperano di trovare un rifugio sicuro da questi spaventosi attacchi, che diventano sempre più forti. Tuttavia, in breve tempo diventa chiaro come nessuno sia veramente al sicuro, perché questo terribile assassino non può essere seminato. Soltanto quando inizia a scoprire la vera natura di quello che sta accadendo e che ha scatenato questa forza minacciosa per il futuro dell'umanità, Elliot riesce a trovare un barlume di speranza per la sua vulnerabile famiglia e un modo per tentare di sfuggire a questi eventi.


L'idea di fondo è il film catastrofico ambientale, la natura che si ribella allo scempio che ne fa l'uomo. L'atmosfera è ben congegnata, si resta in tensione per tutto il film, aspettandosi la "Grande rivelazione" quello che ci farà capire finalmente cosa sta succedendo. In realtà come quasi tutti i film di Shyamalan, tranne i primi che reputo ben fatti: il sesto senso e Unbreakable, sono Thriller ben congegnati, colpi di scena, musica che aumenta la tensione ma alla fine lasciano il vuoto di una trama, di un approfondimento dei personaggi è tutto incentrato sull'atmosfera.
In questo film la crisi matrimoniale del protagonista viene solo accennata, per il regista non sonoimportanti nè la storia, nè i personaggi.
Francamente tra the Village, the lady in the water a questo, non lo reputo un grande regista. Film gradevole da guardare e d'intrattemento ma che lasciano sempre un'insoddisfazione finale.
Una piccola curiosità riguardante il regista. Come Hitchcock ama comparire in qualche scena per alcuni secondi. In questo film si trova sul treno, seduto accanto alla moglie del protagonista.

Visto in dvd





Una notte, in un bar, un amico confessa al regista israeliano Ari Folman un suo incubo ricorrente: sogna di essere inseguito da 26 cani inferociti. Ha la certezza del numero perchè, quando l'esercito israeliano occupava una parte del Libano, a lui, evidentemente ritroso nell'uccidere gli esseri umani, era stato assegnato il compito di uccidere i cani che di notte segnalavano abbaiando l'arrivo dei soldati. I cani eliminati erano giustappunto 26. In quel momento Folman si accorge di avere rimosso praticamente tutto quanto accaduto durante quei mesi che condussero al massacro portato a termine dalle Falangi cristiano-maronite nei campi di Sabra e Chatila. Decide allora di intervistare dei compagni d'armi dell'epoca per cercare di ricostruire una memoria che ognuno di essi conserva solo in parte cercando di farla divenire patrimonio condiviso.
Folman, regista e sceneggiatore di qualità (è, tra l'altro, uno degli sceneggiatori di In Treatment, serie televisiva di grande successo in Israele adattata da Rodrigo Garcia per il canale dell'HBO) affronta con coraggio uno dei nervi scoperti della storia recente della democrazia israeliana. Non è però interessato a distribuire patenti di colpevolezza senza prove (sono note le accuse all'allora Ministro della Difesa Ariel Sharon considerato responsabile del fatto di aver saputo e taciuto, se non addirittura favorito).
Folman scava più a fondo utilizzando un metodo che sta progressivamente trovando una sua consistenza nel mondo della comunicazione. Decide cioè che inanellare le interviste porterebbe a realizzare un documentario rivolto a un pubblico di nicchia. Racconta allora utilizzando un'animazione scarna ma efficace che riesce a restituire il work in progress di un rimosso che da forme fantastiche o mitiche , passa a focalizzare una realtà orrenda che, proprio perchè tale, era stata espunta dal ricordo del singolo e della collettività.


Un film d'animazione, che tratta un tema atroce e scottante, in un modo quasi onirico, con una punta di poesia, sottolineando le scene con musiche di quell'epoca. Bellissima la scena da cui prende il titolo. Il soldato, che stanco di essere bersaglio dei cecchini, esce allo scoperto imbracciando il mitra e quasi in una danza, spara all'impazzata. Il tutto davanti il ritratto di Bashir, leader dei falangisti assassinato. Alla fine, come epilogo, si passa dall'animazione a spezzoni di documentari dell'epoca, con scene che sono un pugno nello stomaco.