00 28/01/2010 16:57
Ogni città ha il suo angelo che piange. Parlo per la mia, Roma. Anch'essa profondamente cambiata. Non c'è più quel clima di anni fa, neanche quello della mia giovinezza. Dovunque vai è una massa di turisti da spennare in tutti i modi, che di questa città non gliene importa più di uno scatto da portare a casa. Che sporcano e lasciano immondizia in luoghi dove la storia s'è sedimentata nei secoli. Gente disperata che ti chiede elemonisa a tutti gli angoli, disperata ma quanto? Molto spesso dietro ci sono racket che li sfruttano, quasi sempre. Zingari che non si sopportano più, che t'assalgono sulle metro, che rovistano nei cassonetti e lasciano tutto a terra, imbrattando ancora di più la città, di quanto non lo sia per l'inciviltà di chi la abita. L'amicizia, l'aiuto tra vicini, quelli che si vedono nei film degli anni 50, girati in questa città, sono scomparsi. C'è un muro di incomunicabilità, dove la gente si chiude in sè stessa, trincerandosi dietro cuffie di Ipod o cellulari.
Dopo la tua metafora Sancho, ho avuto un'illuminazione, sarà mica per questo che piove sempre più spesso? [SM=g1807585]