00 16/12/2009 18:56
Caro Babbo Natale,
Sono quarantacinque anni che non ti scrivo più, magari ti sei anche dimenticato della mia esistenza.
Che chiedo? In primo luogo la salute, la mia a volte traballa e visto che ci sei e tanto tu a pancia stai benone, prenditi anche qualche chilo dei miei, stavolta il regalo te lo faccio io, vista la tua stazza non se ne accorgerà nessuno. Magari non se ne accorgerà nessuno anche se io non ce li ho più però ci abbiamo provato.
La dieta falla te, che mi sono stufata di mangiare cosette light e almeno per Natale regalami un menù come si deve e dolci a volontà che non li assaggio da anni.
Seconda richiesta, avvicina un po' la Toscana a Roma. Così mio marito che mi sta diventando pisano, prenderà la metropolitana la mattina invece del treno ritardatario e io potrei stare con mia sorella più spesso, perchè Lucca si troverebbe al capolinea e magari a fermata intermedia andrei anche a trovare Sancho e Locandiera.
Metti un po' di sale in zucca a quell'eterno adolescente 22enne di mio figlio. Fagli capire che la vita è un soffio e se perde il "treno dei desideri" quello mica l'aspetta!
Per ultimo chiedo di occuparti dei poveri, senza tetto e africani. Un po' di retorica ce lo dovevo mettere, altrimenti che letterina a Babbo Natale era?
E come quella che scrivevo un tempo ci metto le promesse da marinaia. Prometto che non... (Fatevi gli affari vostri), questo te lo dico in un orecchio caro Babbo.
con affetto
kamo
[Modificato da kamo58 16/12/2009 19:01]