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Storia della pasta e ceci a Roma
La preparazione della pasta e ceci a Roma si lega alla restrizione sancita dalla chiesa durante il periodo quaresimale e nei giorni dichiarati di "magro" generalmente il venerdì.
In quei giorni moltissimi alimenti erano vietati in particolare tutto ciò che aveva a che fare con la carne.
Ancora oggi è rimasta la tradizione di consumare pasta e ceci di venerdì, anche se si è perso lo spirito originario di questa usanza.
Facendo un passo indietro nella storia antica si apprende che questo legume è uno dei più antichi consumati dall'uomo.

Originari dell'Oriente, conosciuti in Egitto e cantati da Omero, il loro nome deriva dalla parola latina "aries" (ariete), che richiama la forma del seme.
Il cece (cicer arietinum) è conosciuto solo in forma coltivata, e gli antichi Romani, che usavano i legumi non solo per il loro valore gastronomico ma anche per dare un nome alle famiglie, con i ceci (ciceri) designarono quella del celebre oratore Cicerone.
Al cece sono inoltre legati i “Vespri Siciliani”, la rivolta popolare scoppiata a Palermo nel 1282 per porre fine al dominio Angioino. La parola ciceri (ceci) a quel tempo fu usata come discriminante tra la vita e la morte, le persone sospettate di essere francesi travestiti erano costrette a pronunciare il termine “ciceri”: se lo accentavano nella “i” finale, dicendo “cicerì” venivano uccise.
Coltivato in tutto il bacino del Mediterraneo, questo legume è particolarmente diffuso in Medio Oriente e in India dove rappresenta un alimento di base. Il seme, raccolto tra giugno e ottobre, viene impiegato in cucina allo stato secco, ricavandone farine, minestre e contorni.

Un rapido salto nel tempo ed arriviamo a Papa Gregorio Magno il quale era solito consumare una frugale zuppa di ceci portatagli da sua madre al monastero di S. Andrea al Clivo di Scauro, in una tazza d'argento che poi il papa donò come elemosina. Era composta da ceci e castagne, nutriente ma molto povera. L'uso delle zuppe di ceci e castagne risale agli etruschi e da quei lontani secoli arrivò fino alla mensa di papa Gregorio.

La ricetta della pasta e ceci romana però è molto differente.
Innanzitutto prevede l'uso del rosmarino che è indispensabile nella preparazione di questo piatto.

La pasta e ceci romana viene anche citata nel cinema, nel film "i soliti Ignoti" nella scena finale, i protagonisti entrati in una casa per sbaglio, trovano nel frigorifero una bella pentola di pasta e ceci alla quale fanno onore consolandosi così per l'insuccesso della rapina.



qui la ricetta.
[Modificato da kamo58 20/07/2009 16:07]