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L'invenzione del cibo in scatola
In Francia, ai tempi di Napoleone, fu fatta una scoperta per approvvigionare le armate francesi, per cui i soldati mangiavano meglio e rendevano di più. Gli inglesi insospettiti misero in azione i loro servizi segreti. I vasetti della carne in scatola e dei fagioli bolliti passarono nelle mani di un emissario di Albione e da questo ai tecnici della sussistenza inglese. Il segreto fu scoperto dando vita all'era dei cibi in scatola. L'inventore di tale sistema fu un parigino, Nicolas Appert, inventore del metodo che porta il suo nome, che, pur non essendo un scienziato, bensì prima pasticcere e poi mercante di vini, ebbe l'intuizione che per conservare gli alimenti bastasse rinchiuderli in barattoli di vetro, facendoli poi bollire a lungo in una caldaia. Era il 1795 e più tardi Napoleone proclamerà Appert "benefattore del genere umano". Ma lo sfruttamento industriale della scatoletta andrà agli inglesi che, dalle industrie di Donkin-Hill, a partire dal 1814, si diffuse in tutto il mondo. In Italia fu importato da Francesco Cirio.
[Modificato da kamo58 14/07/2009 11:39]