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Il forno a Microonde



Non sembrava proprio che avrebbe avuto questo successo quando nel 1947 Percy Spencer, impiegato della Raytheon, mentre realizzava magnetron per apparati radar si trovò squagliata nella tasca una barretta di cioccolato. Capì che non era un caso. Provò a cuocere nello stesso modo il pop corn, con successo, poi un uovo che tristemente esplose. Nel 1946 la Raytheon brevettò il processo di cottura a microonde e nel 1947 realizzò il primo forno commerciale, chiamato Radarange: 1,8 metri di altezza, 340 Kg, 5mila dollari, non proprio un gadget. Bisognerà aspettare il 1967 per un modello casalingo a 500 dollari, il 1975 perché per la prima volta il microonde superasse in vendite il forno tradizionale, l'anno successivo perché entrasse nel 60 per cento delle case Usa.

In Italia tutto fu più lento, anche perché negli anni '80, quando il microonde fu lanciato sul mercato con grande pubblicità, molti lo accusarono se non di uccidere con fantomatici veleni i cibi, sicuramente di cancellare con oltraggio il sacro rito del pranzo nelle famiglie. Ma le abitudini sono più forti delle paure, come si sa. Inesorabili i cambiamenti di stile di vita anche da noi, giornate più lunghe di lavoro, pranzi fuori e veloci, donne non più associate per tradizione alla preparazione dei pasti. Così il microonde non solo è sopravvissuto alle ingiurie, ma ha migliorato le sue performance tecniche e conquistato appassionati difensori tra le nuove generazioni e anche tra le più ortodosse delle casalinghe.