IL FOCOLARE

Libri che proprio non ci sono piaciuti

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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 15/05/2009 16:27
    Apro questo topic, qui potremo mettere tutto quello che abbiamo letto o tentato di leggere ma che proprio non è entrato nelle nostre corde.

    Inizio con



    E' la biografia di Rossana Rossanda, fin qui è chiaro.
    Lei scrive: ""Questo non è un libro di storia. È quel che mi rimanda la memoria quando colgo lo sguardo dubbioso di chi mi è attorno: perché sei stata comunista? perché dici di esserlo? che intendi? senza un partito, senza cariche, accanto a un giornale che non è più tuo? è una illusione cui ti aggrappi, per ostinazione, per ossificazione? La vicenda del comunismo e dei comunisti del Novecento è finita così malamente che è impossibile non porsela. Che è stato essere un comunista in Italia dal 1943? Comunista come membro di un partito, non solo come un momento di coscienza interiore con il quale si può sempre cavarsela: "In questo o in quello non c'entro". Comincio dall'interrogare me. Senza consultare né libri né documenti ma non senza dubbi."
    Il tema m'intrigava così ho iniziato a leggerlo. La prima parte, quella relativa all'infanzia nel periodo del regime e dopo della sua giovinezza, quando, attraverso lo studio di alcuni testi "eversivi" per l'epoca, prese coscienza dello stato politico del nostro paese, l'ho trovata più accattivante, dove c'era più vissuto e vicende private, intrecciate alla storia, fino alla sua partecipazione alla resistenza.
    Dal dopoguerra in poi, è un susseguirsi di comizi, interventi pubblici, liti interne al partito (storia vecchia e nuova pare), fino alla sua uscita definitiva dal Pci. La Rossanda è stata giornalista, da lei mi sarei aspettata uno stile più leggibile e più accattivante. Una noia mortale. Più una relazione scritta, da consegnare ai superiori di partito, che una vera biografia. Un lungo monologo nostalgico. Una delusione, almeno per come l'ho percepita io.
    [Modificato da kamo58 15/05/2009 16:29]
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    sancio panza
    Post: 731
    Città: PRATO
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 15/05/2009 16:29
    posso dire i libri che non sono riuscito a finire
    il buio oltre le siepe
    piccolo mondo antico
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    dr.oste
    Post: 1.140
    Città: VENEZIA
    Età: 59
    Sesso: Maschile
    00 15/05/2009 16:37


    Andrò controccorrente, ma questo libro non mi è proprio piaciuto e non sono riuscito a finirlo, troppo difficile, troppi nomi, troopi sottintesi, come se tutti sapessero di cosa sta parlando l'autore......

    Trama:

    Il libro è un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive: la Campania, Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, Mondragone, Giugliano, luoghi dove l'autore è cresciuto e dei quali fa conoscere al lettore un'inedita realtà.
    Una realtà fatta di ville sfarzose di boss malavitosi create a copia di quelle di Hollywood, fatta di una popolazione che non solo è connivente con questa criminalità organizzata, ma addirittura la protegge e ne approva l'operato; l'autore ci racconta di un Sistema (questo il vero nome usato per riferirsi alla camorra) che adesca nuove reclute non ancora adolescenti, facendo loro credere che la loro sia l'unica scelta di vita possibile, di boss-bambini convinti che l'unico modo di morire come un uomo vero sia quello di morire ammazzati[2], e di un fenomeno criminale influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, in cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze ai divi del cinema.

    [Modificato da dr.oste 15/05/2009 16:37]
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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 02/06/2009 13:26


    Ho provato a leggerlo, mi sono persa dopo i primi capitoli. Mi sono annoiata e stancata d'imparare i personaggi. Ci ho riprovato dopo anni, stesso risultato. Conclusione: il libro non mi piace, il film poco, poco di più.
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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 04/06/2009 20:21


    Anche questo proprio non ce l'ho fatta a finirlo, neanche con la guida al Pendolo di Foucault, non sono abbastanza addentrata in materia oppure è proprio un mattone. [SM=g1807585]
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    dr.oste
    Post: 1.140
    Città: VENEZIA
    Età: 59
    Sesso: Maschile
    00 04/06/2009 20:42
    Kamo mi hai rubato il post..... [SM=g1807565] [SM=g1807565] [SM=g1807565]

    Lo volevo mettere pure io......mai riuscito a finirlo....e dire che di solito mi metto d'impegno e cerco di concludere il libro.
    [Modificato da dr.oste 04/06/2009 20:43]
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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 04/06/2009 20:55
    Vedi, gusti simili! [SM=g1807565]
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    sancio panza
    Post: 731
    Città: PRATO
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 05/06/2009 11:35
    anche io anche io..
    a dire il vero mi ero annoiato a tratti anche col nome della rosa.....
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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 05/06/2009 14:26
    Bene, bene! Visto che siamo tutti d'accordo su Eco che spero non legga questo post, vi aggiungo anche



    Cominciato per quattro, cinque capitoli e mai finito.
    [Modificato da kamo58 05/06/2009 14:27]
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    dr.oste
    Post: 1.140
    Città: VENEZIA
    Età: 59
    Sesso: Maschile
    00 26/08/2009 12:42
    Ho cominciato a leggere questo libro, ma non sono riuscito a finirlo.........ho trovato la storia assolutamente irreale e irritante il personaggio. Ho trovato banale la maniera con la quale De Carlo costruisce il personaggio "Durante", un anticonformista capace di far innamorare le donne al solo guardarle, capace di guarire gli ammalati, di parlare agli animali.....Insomma libro non finito e sensazione di aver perso tempo......

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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 06/10/2009 15:32
    Tuo è il regno
    Autore Estévez Abilio
    Adelphi



    Dire che proprio non mi è piaciuto, è troppo. L'ho acquistato anni fa, ho provato a leggerlo, mi sono persa nella storia e nei personaggi. Non ce l'ho fatta a finirlo. Secondo la critica è stato una rivelazione. Forse è un romanzo difficile, sia per come è strutturato, sia perchè lontano dal nostro mondo, strano anche per la letteratura sudamericana.
    Proverò a rileggerlo col senno di poi, può darsi che dopo anni, io sappia cogliere e comprendere di più.

    La trama in breve
    "Tuo è il regno" ci immerge in uno spazio di cui tutto ignoriamo all'inizio e che presto diventa parte incancellabile della memoria: uno spazio dagli oscuri confini qui chiamato l'Isola, una tenuta alla periferia dell'Avana composta dal'Aldiqua, un insieme di edifici fatiscenti, porticati e cortili, e dall'Aldilà, un giardino lussureggiante in cui molti si sono addentrati senza far più ritorno. Siamo nelle ultime settimane che precedono la rivoluzione cubana. L'atmosfera è carica, tesa, ma solo per allusioni si viene a sapere qualcosa di ciò che accade altrove, perché l'Isola è anzitutto un mondo autosufficiente, dove appaiono in successione, come attraversando un palcoscenico, i protagonisti del romanzo.