00 19/03/2010 18:03
Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini "Tango e gli altri"



Una raffica di mitra del plotone di esecuzione mette fine alla giovane vita del partigiano Bob, ma questa volta non sono nazifascisti quelli che sparano. Accusato di un atto di efferatezza, aver sterminato l'intera famiglia delpatriarca, Bob è stato giudicato in fretta e furia dal tribunale partigiano composto dai suoi commilitoni della brigata Garibaldi e da un commissario politico venuto da oltre la linea del fronte. Tuttavia, poiché molti sono i particolari che non tornano a proposito del massacro delle Piane, un'altrabrigata ha affidato una parallela indagine a Benedetto Santovito, reduce dalla Russia e diventato anche lui partigiano di giustizia e libertà con nome di battaglia "Salerno" su quelle stesse montagne fra le quali aveva fatto ilmaresciallo: con la certezza che un carabiniere, come un prete, restacarabiniere nell'anima, qualunque abito indossi. L'escalation drammatica degli eventi bellici impedisce a Santovito di portare a termine un'indagine appenainiziata, ma molti anni dopo, nel 1960, il passato bussa di nuovo alla porta euna lettera appassionata e struggente obbliga il maresciallo a ritornare sulcaso. Solo che gli anni hanno cambiato, se non i luoghi, tutte le persone. E molto profondamente.

Ero curioso di leggere Guccini che si cimentava con un giallo e devo dire che ne è uscito un gran bel romanzo giallo/storico. La bellezza del libro sta nelle ambientazioni e in come sono tratteggiati i personaggi.