I Grandi Latinoamericani......

Parto da un libro che mi è piaciuto particolarmente........

Isabel Allende "La casa degli Spiriti"

Un romanzo che racconta una grande saga familiare, attraverso il novecento fino ad arrivare al periodo della dittatura di Pinochet.
Protagoniste del libro sono le donne, donne di tutti i tipi e con tutte le caratteristiche, forti, passionali, stralunate, la allende traccia una serie di personaggi in maniera splendida.
Il film a mio modo di vedere è riduttivo perchè incompleto nel descrivere tutti i personaggi che ci sono nel libro, d'altronde quasi mai chi legge un libro si ritrova nella trasposizione cinematografica

Jorge Amado "Dona Flor e i suoi due mariti"

Romanzo Brasiliano in tutto e per tutto, ci si immerge nella lettura e si assaporano colori, sapori e profumi del Brasile e in particolare di Bahia. Libro bello e molto divertente, un pò lungo, ma per chi ama il brasile come me è come trasferirsi a Bahia per il periodo in cui lo si legge.

La vicenda ruota attorno alla morte di Vadinho, marito di Dona Flor, uomo di eccessi, amante appassionato, e don giovanni impenitente. Una volta rimasta sola Flor si risposa con un farmacista molto serio, che le fa vivere una vita molto tranquilla, lei rimpiange però la vitalità di Vadinho, lo richiama in vita con un rito magico in maniera che lo veda solo lei.

se si parla di grandi sudamericani non si può ignorare julio cesar.Votato al minimalismo,per niente appariscente riesce comunquen a farsi amare con la sua tranquillità....

dite che sto fraintendendo?

Non stai fraintendendo se ha scritto qualcosa di leggibile!!!!!!!!!

Altro grande autore è Eduardo Galeano.
Propongo "il libro degli abbracci"

Gli abbracci del titolo non sono addii, ma incontri. Ogni pagina di questo libro è infatti un incontro con la magia della vita, con le cose meravigliose che possono accadere alle persone capaci di guardare e ascoltare la realtà, un universo immensamente più ricco e favoloso della fantasia. Le brevi storie che Galeano ha scelto per questo volume - che nascono ora dall'esperienza, ora dal ricordo, ora dal sogno - legano insieme piccoli avvenimenti che vale la pena dividere con altri, e che si intrecciano come fili colorati nella trama di un tessuto, grazie a una scrittura piena di profondità e di grazia. E proprio come quelli, esse danno origine, tutte insieme, a un disegno che è un'immagine vivida del nostro mondo e lascia indovinare i suoi misteri

Io invece suggerisco Luis Sepùlveda con: Il vecchio che leggeva romanzi d'amore.


Per me il più bel romanzo dell'autore, dove si percepisce l'anima del Sud America, in particolare della sterminata foresta Amazzonica, in pericolo per l'avanzare dell'uomo e della civiltà e incarnata in una tigre impazzita per l'uccisione dei suoi cuccioli. Per essa, l'uomo è il suo più grande nemico.
Antonio Josè il protagonista, il vecchio del titolo, ormai in età avanzata, si è ritirato nella sua capanna e passa il tempo a leggere d'amore, felici, sfortunati o a lieto fine. Molto tempo prima, sua moglie morì di malaria. Lui, annientato dal dolore, all'inizio avrebbe voluto distruggere la foresta, per lui causa del suo dolore. Decise poi, di andare a vivere con una tribù di indios, gli shuar, che vivono all'interno dell'immensa foresta. Con loro impara ad amarla ed essa entra in lui non lasciandolo più. Un giorno sarà Antonio Josè, a dover decidere della vita o dell'uccisione della tigre.
Un libro bellissimo che è un inno alla natura.

Altro romanzo molto bello di Isabel Allende è




D’amore e d’ombra è un romanzo capace di donare a chi lo legge mille emozioni diverse, di fare sentire profumi, sapori, colori, gioie e amarezze di un paese martoriato da una tragedia civile e politica. La cornice di dolore e sgomento in cui si dipana la storia, è lo sfondo per la nascita di un amore intensamente profondo.
L’aspetto forse più interessante è però il modo in cui la Allende riesce perfettamente a bilanciare il racconto di un amore, quello di una crescita personale, e il racconto “storico”. Le virgolette sono in qualche modo d’obbligo, perché in realtà D’amore e d’ombra non ha nessuna pretesa da romanzo storico, nessun riferimento spazio-temporale preciso. Ma gli eventi narrati sono, purtroppo, perfettamente verosimili e ci è facile immaginare che facciano parte della triste storia del Cile che Isabel Allende tanto bene conosce.
Il ritrovamento dei corpi delle vittime del regime, secondo me è uno dei momenti più toccanti.
Dal romanzo fu tratto anche il film con Antonio Banderas, ma non vale il romanzo, lo stesso il film tratto dalla Casa degli Spiriti.

Sarò ripetitivo ma ho appena finito di rileggere "Paula" di Isabel Allende



Libro bellissimo, Isabel condivide con noi lo strazio e l'angoscia che prova nell'anno che passa accanto alla figlia......fino al momento in cui si sente pronta a lasciarla andare......Inoltre intreccia la sua storia familiare raccontata in maniera splendida.

"Adios, Paula mujer(donna).
Bienvenida, Paula, espiritu."

Hai ragione dr.oste, è un libro molto bello e struggente. L'ho letto molti anni fa, quando uscì. Dell'Allende ho letto quasi tutta la sua produzione prima di Afrodita, da lì in poi non mi è più piaciuta molto.